Google porta il suo assistente su tutti gli Android

Il software AI che ricorda agli utenti cosa fare, in base alle abitudini e ai contenuti delle app supportate si espande sugli smartphone Marshmallow e Nougat

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Un piccolo passo verso un assistente più funzionale, versatile e utile. L’esperimento Assistant di Google, disponibile sugli smartphone Pixel, smartwatch Android Wear, speaker Home e all’interno dell’app Allo, è pronto a invadere tutti i telefonini con sistema operativo Marshmallow e Nougat. L’annuncio è stato dato da Big G al Mobile World Congress di Barcellona anche se non interessa davvero ogni cellulare potenziato dall’OS del robottino verde. I primi a beneficiare dell’intelligenza artificiale del gruppo saranno i device attivi negli USA, che potranno scaricare Assistant direttamente dal Play Store. Solo dopo sarà la volta di Australia, Canada, Regno Unito e Germania a cui seguiranno altri paesi, Italia (forse) compresa.

Novità attesa

Un altro limite è dato dalla presenza dei Google Play Services, necessari per far funzionare il software. Sono dunque escluse le distribuzioni basate su Android ma fortemente personalizzate dai produttori, anche se il limite è comunque aggirabile con un root e il download forzato delle librerie. Alcuni dei telefoni annunciati a Barcellona e in vendita nei prossimi mesi, come l’LG G6, avranno l’assistente installato di default mentre su tanti altri, tra cui Samsung, HTC, Huawei e Sony, basterà un aggiornamento per riceverà la novità. L’approdo a una più ampia platea Android è solo l’ennesimo passo verso l’integrazione di Assistant su prodotti differenti. Secondo i progetti di Mountain View c’è infatti la compatibilità con le Android TV e i sistemi di infotainment nelle automobili.

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