Uno studio epidemiologico rivela che il 25,5% dei bambini ha riportato almeno una scottatura solare nel corso della vita

Questi i risultati presentati oggi durante la campagna “Il Sole per amico”, mirata alla prevenzione primaria del melanoma,il melanoma, uno dei tumori più aggressivi e di cui solo in Italia si registrano ogni anno 14 casi ogni 100mila uomini. La ricerca è promossa da IMI – Intergruppo Melanoma Italiano con la collaborazione del Ministero dell’Istruzione e il patrocinio del Ministero della Salute e dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica.

Un tumore sempre più frequente

L’indagine è stata condotta su oltre 12.000 alunni delle scuole elementari ed è stata pensata per contrastare la diffusione del melanoma, “sempre più frequente tra i giovani adulti di 20-30 anni di età e ormai il secondo tumore per incidenza nella popolazione maschile e il terzo in quella femminile al di sotto dei 50 anni – spiega Giuseppe Palmieri, Presidente IMI – Intergruppo Melanoma Italiano e Responsabile Unità di Genetica dei Tumori, Istituto di Chimica Biomolecolare, ICB-CNR Sassari – insieme ad altre iniziative di sensibilizzazione, questa campagna potrà avere un impatto positivo a lungo termine nel ridurre l’incidenza del melanoma e, insieme al miglioramento della diagnosi precoce, contribuire alla diminuzione della mortalità”.  Una ricerca ha dimostrato che chi si è esposto ai raggi UV durante l’infanzia ha maggiori rischi di sviluppare melanoma in età adulta. Già in precedenza i dermatologi pediatrici della Loyola University Health System (LUHS) avevano messo in guardia sull’alto rischio di melanoma nei bambini esposti ai raggi UV, allarme riconfermato da uno studio scientifico pubblicato sull’International Journal of Epidemiology, che mette in evidenza il pericolo delle scottature anche per i neonati.

Le regole per esporsi al sole

La campagna, insieme ad attività di sensibilizzazione sulla popolazione generale attraverso il web, nelle stazioni ferroviarie, sulle spiagge, prevede anche un progetto educazionale sulla corretta esposizione al sole per gli alunni delle scuole primarie e le loro famiglie, che ha coinvolto 300 scuole in 11 Regioni.

“L’idea di realizzare questa iniziativa nasce dalla consapevolezza dell’importanza di far crescere l’attenzione dell’opinione pubblica sul melanoma e sui rischi legati ad una non corretta esposizione, coinvolgendo in particolare i bambini in età scolare e le loro famiglie – dichiara Paola Queirolo, ideatrice della campagna e Presidente Uscente IMI, UOC Oncologia Medica all’IRCCS-AOU San Martino-IST di Genova – questa campagna di sensibilizzazione sulla prevenzione primaria, tra le più importanti mai realizzate in Italia, ha insegnato a bambine e bambini delle scuole elementari le regole fondamentali per l’esposizione al sole in modo da ridurre il rischio che sviluppino melanoma in età adulta. Gli strumenti educazionali predisposti per il progetto sono stati adottati da tutte le Regioni per lo svolgimento di attività di prevenzione primaria del melanoma, e questo significa che “Il Sole per amico” lascerà una traccia duratura”.

Se negli ultimi 15 anni i comportamenti di protezione solare sono migliorati, almeno il 15% della popolazione è ancora restia a proteggersi con creme, magliette o cappellini.

Leggi anche:  Depurare il fegato dopo un'abbuffata: guida all'alimentazione