AT&T accelera per l’adozione del 5G negli USA

Gli States saranno tra i primi paesi a sperimentare la rete di nuova generazione, che l’operatore vuole potenziare con un investimento miliardario

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Sono 1,6 i miliardi di dollari che AT&T ha preventivato di spendere per l’estensione della rete 5G negli USA. Lo farà tramite varie acquisizioni che le permetteranno di controllare direttamente le bande di trasmissione. La prima mossa è stata comprare Straight Path Communications, il più grande detentore commerciale delle frequenze su spettro dei 39 GHz, con il 95% delle licenze possibili sotto il proprio cappello, oltre a un importante controllo dei 28 GHz in città fondamentali, come New York e San Francisco. Cosa vuol dire? Poter non solo gestire la veicolazione del segnale wireless ma anche i contenuti a valore aggiunto resi possibili dal nuovo standard, inclusi quelli in alta definizione come film, serie tv e musica. Non a caso, tra gli obiettivi c’è la diffusione del servizio DirectTV Now, già in fase di test su rete 5G in aree limitate di Austin, in Texas, tra le prime metropoli destinate a godere del network di nuova generazione.

Futuro imminente

“L’acquisizione supporterà la leadership di AT&T nel panorama del 5G – si legge in un comunicato dell’azienda – che apre le porte a nuove esperienze interattive, come la realtà virtuale, quella aumentata, i veicoli autonomi, la telemedicina, le città connesse”. Al momento l’acquisizione ha incontrato la luce verde della Federal Communications Commission, sempre attenta a vagliare il pericolo di posizioni predominanti e del camuffamento di norme e leggi che minino la neutralità della rete, peraltro confermata come strumento di pubblica utilità all’inizio del 2015. Certo è che il presidente Trump potrebbe avere una visione differente delle cose, intendendo la doppia corsia del web come un mezzo ottimo per vagliare nuove proposte commerciali e innalzare la spesa degli americani dedicata alla fruizione di contenuti via internet.

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