L’HDR di Sony per una migliore guida senza pilota

La tecnologia che rende più belle e vive le immagini su televisori e smartphone è anche un elemento essenziale per la nuova generazione di automobili senzienti

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Tra le decine di sensori che sono a bordo delle auto senza pilota ce ne è uno imprescindibile, da cui dipendono tutti gli altri: le telecamere. Queste rappresentano l’occhio vero e proprio del mezzo, quello che può intercettare i più piccoli movimenti sulla strada (anche le parallele) per decidere quale azione intraprendere, che abbia il più basso potenziale di rischio. Lo sanno bene i produttori automotive e lo sanno bene i fornitori, come Sony, che sulle cam stanno puntando parecchio in un’ottica di innovazione e miglioramento. Per questo il gruppo giapponese ha realizzato quello che è il primo sensore pensato specificamente per essere installato sui veicoli autonomi, per renderli più sicuri.

Di cosa si tratta

Il prodotto in questione, nome in codice IMX390CQV, si basa sulla tecnologia Digital Pixel System, di cui è pioniera Pixim, spinout della Stanford. Non a caso proprio Pixim è stata acquisita anni fa da Sony, probabilmente con l’intenzione di arrivare al prodotto odierno. In concreto, il sensore permette ad ogni pixel di cui è composto di scattare in maniera indipendente dagli altri, ovvero di acquisire una certa quantità di luce a seconda della posizione e di quella dell’elemento che si trova dinanzi. Così, all’interno di uno stesso dispositivo, avremo pixel che assorbono maggiore luce e altri che ne hanno acquisita di meno; fondamentale però per ottenere un’immagine che sia quanto più vicina possibile alla realtà. Il risultato? Una tipica foto HDR, proprio come quelle di televisori e smartphone di ultima generazione (tra cui il Sony Xperia XZ Premium). La differenza tra un sistema del genere e uno privo di HDR è tutta nel video qui sotto, dove è semplice capire in che modo il sensore IMX390CQV può migliorare la comprensione dell’ambiente circostante, anche a velocità sostenute.

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