Microsoft contro gli emulatori: via le app dal Windows Store

Con un aggiornamento delle policy Redmond segue Apple nella battaglia contro i software che permettono di giocare con i titoli del passato (e non solo)

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Se sul vostro computer, smartphone o tablet avete uno degli emulatori più in voga, che permette di giocare alle vecchie glorie del passato, meglio tenerselo stretto. Si, perché potreste non trovarlo più sullo store di riferimento dopo che Microsoft, come Apple, ha deciso di bannare app del genere dal suo negozio digitale, senza grosse motivazioni. Quello che si sa, è che le policy dell’azienda sono state aggiornate a fine marzo per includere il divieto, per gli sviluppatori, di pubblicare piattaforme di emulazione, che di fatto abilitano gli utenti a scaricare giochi (le cosiddette rom) anche senza averne il diritto, ovvero in mancanza delle cartucce originali, unico requisito per potersi divertire con Super Mario, Sonic, Golden Axe e tutta la storia videoludica che è passata per Atari, Commodore, Nintendo, Sega e così via.

Solo Google

Al momento, solo Android conserva l’opportunità di sfruttare gli emulatori, ancora presenti in massa sul Play Store. A seguito della mossa dei competitor però non è detto che nel prossimo futuro anche Google non decida di seguire la stessa strategia, scontentando parecchi appassionati. Il punto è che con i vari programmi ad-hoc, non solo si possono scaricare videogame effettivamente parte di un’altra era ma anche titoli recenti, che girano su Nintendo 3DS, Wii e persino Xbox 360 e PS3. Logico dunque che le varie compagnie vogliano tutelarsi nel caso di reclami ufficiali da parte dei produttori di console e software house, che mai come ora hanno necessità di preservare gli introiti visto il florido panorama che restringe la fetta di mercato a disposizione di ognuno.

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