Panico hacker: sirene impazzite negli USA

156 sirene di emergenza hanno cominciato a suonare senza sosta a Dallas nella notte tra sabato e domenica. La causa? Un’intrusione nella rete del sistema centrale

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Dallas è una città degli Stati Uniti che spesso vive momenti di angoscia per l’arrivo di forti tempeste e uragani. Per questo, dislocate per tutto il territorio, ci sono sirene di emergenza che avvisano la cittadinanza sul pericolo e la necessità di applicare le conosciute norme di sicurezza. Come accade un po’ ovunque, anche sistemi del genere, in origine del tutto manuali, sono diventati dispositivi connessi, che beneficiano di una piattaforma gestionale centralizzata. Il problema è che, una volta inseriti in un network, anche le sirene possono diventare ostaggio dei criminali informatici. Ed è quanto successo nella notte tra sabato e domenica, quando 156 di queste hanno cominciato a suonare senza sosta, allertando la popolazione.

Cosa è successo

Stando a un portavoce della città, il problema delle sirene impazzite è dipeso proprio da un’intrusione degli hacker nella rete principale, che ha permesso di azionare i segnali di allarme periodicamente dalle 11 di sera alle prime luci dell’alba. Così oltre 4.000 persone hanno pensato bene di informarsi al centralino della polizia locale per capire cosa stesse succedendo, sovraccaricando le linee e impegnando gli operatori in servizio. Si tratta dell’ennesima conferma di quanto sia necessario proteggere i sistemi di gestione di impianti pubblici connessi. Proprio negli USA, qualche mese fa, erano caduti sotto i colpi degli hacker i dispositivi di emissione ticket della metro di San Francisco e le frequenze radio di diverse emittenti statunitensi, che avevano cominciato a suonare un’emblematica “Fxxx Donald Trump”, motivetto rapper divenuto d’un tratto molto famoso. A seguito dell’hacking di Dallas, sono cominciate le indagini della Federal Communications Commission, che è al lavoro per scovare tracce degli intrusi e capire in che modo possano essersi insediati nel network cittadino.

Leggi anche:  Fortinet connette e protegge in modo sicuro l'OT con il nuovo FortiGate Rugged 70G