Uno studio mostra come le e-cig causerebbero gravi danni a livello genetico alle cellule del sangue

E’ quanto sostiene uno studio multidisciplinare condotto dall’Università Alma Mater Studiorum di Bologna, pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Scientific reports Nature. I cambiamenti indotti dalla sigaretta elettronica a livello di Dna potrebbero avere come grave conseguenza lo sviluppo di cellule tumorali maligne. Di recente uno studio dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano ha messo a confronto e-cig e sigarette, con l’obiettivo ultimo di ottenere dati scientificamente validi sulle caratteristiche delle emissioni di questi prodotti, sulla cui sicurezza per la salute il dibattito è ancora molto acceso.

L’organismo si indebolisce

Lo studio, guidato dal Dottor Moreno Paolini, ha effettuato una approfondita analisi tossicologica dei fumi prodotti dalle sigarette elettroniche esaminando gli effetti causati dai fumi su cavie da laboratorio.

L’analisi polmonare sugli animali ha confermato un effetto stimolante nei confronti di alcuni specifici enzimi bio attivanti e un effetto inibitorio potente verso gli enzimi detossificanti. In generale l’organismo ne risulta indebolito e alcune sostanze pre-cancerogene diventano definitivamente malate.

Stress ossidativo

Per prima cosa si è osservato nelle cavie una diminuzione della capacità antiossidante dell’apparato polmonare, a cui si contrappone un’aumento della produzione di radicali liberi, un fenomeno definito come stress ossidativo: la rottura dell’equilibrio fisiologico tra la produzione e l’eliminazione di specie chimiche ossidanti da parte dei sistemi di difesa antiossidanti dell’organismo. Un meccanismo che è considerato una delle cause principali dello sviluppo di neoplasie e dell’invecchiamento cellulare.

Inoltre sono stati riscontrati aumenti del livello di colesterolo e degli acidi grassi saturi, a cui sono collegate gravi patologie cardiovascolari. Siamo sempre più lontani dunque dal poter considerare le e-cig come un’alternativa “innocua” al fumo di sigaretta. Uno studio statunitense ha lanciato di recente un preoccupante allarme per i fumatori di sigarette elettroniche, sostenendo che il 75% conterrebbe sostanze chimiche nocive ai polmoni. Se numerose ricerche hanno appurato che le e-cig aiutano davvero a smettere di fumare e sono indubbiamente più sicure di quelle tradizionali dal punto di vista delle sostanze cancerogene contenute, l’allarme si sposta anche sul modo di usarle, che ha innescato una moda in voga in primis tra gli adolescenti: il dripping.

Leggi anche:  Piante in estate: come rendere il tuo giardino un paradiso