Android Pay punta l’Europa

Dopo Regno Unito, Olanda, Irlanda e Polona il sistema di pagamento su piattaforma Google approda in Spagna. E in Italia? Nessuna novità ma potrebbe essere l’anno buono

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Dopo Apple Pay anche Google si è decisa a incrementare il numero dei paesi in cui è disponibile Android Pay. Il concorrente della Mela, che ha debuttato la scorsa settimana in Italia, è già disponibile in varie nazioni al mondo, Europa compresa. Dopo lo sbarco nel Regno Unito, Olanda, Irlanda e Polonia, il nostro continente da il benvenuto anche alla Spagna tra i mercati che supportano il sistema di pagamento di Big G, che vanta già diverse partnership, tra cui Visa, Mastercard e PayPal. La novità più interessante, assieme a quella dell’allargamento territoriale è l’opportunità, per gli sviluppatori di accedere alle Payment API, così da integrare nelle loro app le transazioni veloci e convenienti tramite la piattaforma del robottino verde. Inoltre, le carte registrate sull’account di Google Pay possono essere utilizzate anche per effettuare acquisti nei negozi, senza necessità di inserire tessere ulteriori, oltre all’abilitazione alla spesa sugli store online.

Anno buono

Lanciato due anni fa, Android Pay rappresenta una comoda alternativa al pagamento con carte e contanti. Il funzionamento è identico a quello dei competitor: una volta attivato sullo smartphone, basta avvicinarsi al Pos abilitato per sfruttare l’NFC e mettere in comunicazione banca ed esercente per l’ottenimento del credito. Android Pay però vuole differenziarsi dagli altri offrendo qualcosa in più. Ad esempio la possibilità di inserire nell’app finanziaria carte fedeltà e buoni, così da scalarli direttamente al momento dell’acquisto. L’integrazione è resa possibile dalla tecnologia smart tap di Google, già utilizzata da migliaia di negozi in giro per gli Stati Uniti e in procinto di approdare anche altrove.

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