CA Technologies, l’API Management è sempre più essenziale

Una ricerca internazionale condotta recentemente in numerosi paesi tra cui il nostro, che per una volta si classifica bene, indica che adottare una soluzione di gestione delle interfacce di programmazione delle applicazioni può fare la differenza sotto molti aspetti

Raccogliere le sfide della digitalizzazione significa anche dotarsi di soluzioni di gestione delle API, visto che oggi queste ultime costituiscono il sistema nervoso centrale dell’app economy, consentendo alle diverse componenti software di comunicare fra di loro e offrendo un accesso immediato e universale a qualsiasi funzionalità che l’azienda abbia in mente di proporre. E se le prime piattaforme di API Management erano essenzialmente evoluzioni di soluzioni di sicurezza, soprattutto prendendo dai firewall che nascevano per proteggere i dati aziendali dal lato applicativo, oggi si tratta di prodotti sempre più evoluti e in grado di rendere le aziende sempre più competitive. È anche in ragione di questo che fa piacere scoprire che le aziende italiane sono al primo posto nell’area EMEA nell’utilizzo delle API, con il 55 per cento degli intervistati che ritiene di aver raggiunto un livello avanzato nella loro adozione, e soprattutto con il 61 per cento che considera tali soluzioni un elemento fondamentale di differenziazione dalla concorrenza. Lo rivela una ricerca internazionale commissionata da CA Technologies sul tema delle API, condotta da Coleman Parkes intervistando 1.770 persone, circa 700 delle quali nell’area EMEA, tra responsabili aziendali e IT, compresi oltre 100 CSO e CISO.

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Orchestrare il back end

Ma qual è il vero ruolo strategico delle soluzioni di gestione delle API? Data Manager lo ha chiesto a Francesco Tragni, che con la carica esatta di Solution Account Director di CA Technologies Italia, è oggi il principale esperto della società sul tema dell’API Management. «Le soluzioni di API Management aiutano ad affrontare le nuove sfide della digitalizzazione, che comportano anche la necessità di rendere sempre più accessibili verso l’esterno, via web o via mobile e in maniera istantanea, tutta una serie di dati presenti all’interno dell’azienda», esordisce Tragni, spiegando che questo comporta il rivedere tutta la parte di back end, armonizzando l’intera infrastruttura per ottenere un’interfaccia il più possibile standard. Anche perché «oggi la parte del front end è ormai già omogenea e parla il linguaggio del web o del mobile, che a grandi linee è soprattutto XML, mentre il back end è ancora variegato perché vede numerosi sistemi, anche legacy come i mainframe, tuttora presenti nelle aziende. Serve quindi uno strato intermedio che compia un’orchestrazione di tutto ciò che è presente all’interno delle aziende», prosegue Tragni. Un esempio molto utile per comprendere la necessità della gestione delle API viene dal mondo Finance: «Le banche sono state tra le prime che hanno dovuto dotarsi di questo tipo di piattaforme, in quanto l’uso sempre più diffuso delle mobile app, che ormai permettono di effettuare tutte le operazioni da smartphone o da tablet, ha imposto di dotarsi di strumenti che permettessero di interfacciarsi con i sistemi legacy in modo non solo sicuro, ma anche rapido e scalabile», sottolinea Tragni.

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Vantaggi anche nella customer experience

Non stupisce quindi un altro dato rilevante, emerso dalla ricerca condotta per CA Technologies e denominata “APIs: Building a Connected Business in the App Economy”: il 72 per cento degli intervistati ha notato un miglioramento della customer experience a seguito dell’introduzione delle API. Che «sono fondamentali per l’agilità aziendale poiché consentono alle aziende di introdurre miglioramenti rapidi e continui nella customer experience», fa notare Tragni. Ma i vantaggi delle API riscontrati dalle aziende italiane si estendono anche ad altri indicatori chiave, con il 69 per cento che ha ottenuto migliori risultati nella copertura digitale e il 62 per cento che ha riscontato una maggiore agilità nella catena della domanda e dell’offerta. Non va però dimenticato che «per ottenere i massimi vantaggi, le aziende devono adottare una metodologia evoluta per la gestione dell’intero ciclo di vita delle API, con un approccio che permetta di creare, mettere in sicurezza e gestire le API a livello di intera azienda», conclude Francesco Tragni.