L’abuso del social network rischia di compromettere il benessere fisico e mentale

Non è la prima volta che uno studio mette in relazione  l’uso eccessivo di Facebook con il benessere psico-fisico. Già i ricercatori della Oxford University e della Bloomberg School of Public Health avevano rivelato come come il grado di benessere di ognuno di noi sia influenzato da Facebook non solo per quanto concerne la qualità dell’uso ma soprattutto la quantità. Un rischio sempre più concreto anche per gli italiani, per i quali Facebook si conferma il social network preferito per ogni tipo di utilizzo, anche se per informarsi stampa e televisione sono ancora i media più credibili.

Passare troppo tempo su Facebook fa male e stavolta ad affermarlo è una ricerca  condotta dall’Università di Yale e della California condotta in due anni su oltre 5mila persone e pubblicata sull’American Journal of Epidemiology.

L’utilizzo di Facebook non è associato al benessere

“Le interazioni faccia a faccia migliorano il benessere. Con l’ubiquità dei social media sono emerse importanti questioni sull’impatto delle relazioni – dicono i ricercatori -. Abbiamo esaminato le associazioni che ci sono tra l’attività su Facebook e lo stato di salute fisica, mentale e la soddisfazione di vita. I risultati hanno dimostrato che in generale, l’utilizzo della piattaforma non è associato al benessere”.

In che modo Facebook può impattare sul nostro umore? Banalmente basta che un post non riceva un numero di ‘mi piace’ sufficiente perché si verifichi un peggioramento del 5-8% dello stato fisico e mentale. I ricercatori hanno monitorato 5.208 adulti, accedendo direttamente alle loro attività su Facebook per due anni, tra il 2013 e il 2015.

Non sostituisce l’interazione reale

“Questi risultati possono essere rilevanti anche per altri tipi di social network – osservano Holly B. Shakya e Nicholas A. Christakis, autori dello studio -. La cosa complicata dei social media è che mentre li usiamo, abbiamo l’impressione che ci stiamo impegnando in un’interazione sociale significativa. I nostri risultati suggeriscono invece che la natura e la qualità di questo tipo di connessione non sostituiscono l’interazione del mondo reale di cui abbiamo bisogno per una vita sana”.

Altri due studi hanno puntato il dito contro l’uso di social media da parte di teenager e adulti: il primo, condotto su 1787 statunitensi, ha messo in luce  come l’utilizzo di queste piattaforme accresca la sensazione di isolamento sociale; l’altro invece era volto a dimostrare come i siti basati su immagini accrescano gli stati di ansia e inadeguatezza.

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