Il VR di Acer è realtà (almeno per gli sviluppatori)

Da New York arriva il visore di realtà virtuale della compagnia taiwanese già disponibile per i tester ed entro fine anno nei negozi e catene specializzate

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Realtà virtuale per tutti. Questo è il claim che ha accompagnato parte della conferenza Next@Acer che si è tenuta a New York la scorsa settimana. Tra decine di prodotti pensati per il business e i videogiocatori, è spuntato il primo visore di realtà mixata della compagnia di Taiwan, costruito in collaborazione con Microsoft. Ben diverso dagli HoloLens di quest’ultima, i visori di Acer sfruttano una base comune ai device di Redmond: mischiare il mondo reale con elementi provenienti dalla rete, per creare un’esperienza di insieme unica e immersiva. L’obiettivo è non isolare gli utenti come nel caso degli occhialini attuali, che si tratti dei Gear VR di Samsung o degli Oculus Rift, ma di restituire a questi un panorama integrato maggiormente performante e versatile.

Come sono fatti

Come detto, Acer ha scelto Microsoft come partner dei suoi visori, che sono già disponibili per gli sviluppatori in versione di test da marzo e che presto arriveranno nei negozi e catene di informatica a un prezzo più che interessante: circa 300 euro al cambio. “Il vantaggio è che con la tecnologia odierna oggetti del genere sono diventati indipendenti e non più agganciati a telefonini, computer o televisori – ha spiegato Mark Bolas, direttore del programma Windows Mixed Reality di Microsoft – pur senza compromettere la qualità della visione”. A Bolas fa eco Jason Chen, a capo di Acer: “Da tempo insistiamo su alcuni ambiti dell’hi-tech, cercando di rompere le barriere poste tra l’innovazione e i consumatori”. Per questo la compagnia si era mossa in anticipo con la versione di prova per i developer e la convinzione di poter sbarcare nel mercato consumer nel giro di qualche mese, con la promessa di non svuotare il portafoglio degli appassionati.

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