L’ingegnere Scott Forstall ha rivelato che Steve Jobs ha pensato di realizzare iPhone dopo che un dirigente di Microsoft lo ha fatto innervosire

iPhone è stato uno dei prodotti più rivoluzionari dell’ultima decade e ha dato il via alla rivoluzione mobile. Curiosamente però un dispositivo che ha avuto un impatto così importante sulla nostra quotidianità sarebbe nato con il principale intento di zittire un dirigente di Microsoft. A rivelarlo è stato Scott Forstall, l’ingegnere che più ha contribuito alla nascita del primo modello di iPhone conosciuto nelle prime fasi di sviluppo come “Project Purple”.

Nella sua intervista con il giornalista John Markoff l’esperto informatico ha ripercorso la sua carriera iniziata in ambito militare per poi passare a NeXT, l’azienda fondata da Steve Jobs dopo l’allontanamento da Apple e dove sarebbero nate le basi per Mac OS X, e infine il suo ritorno a Cupertino. Forstall ha raccontato che la prima idea di un dispositivo touchscreen multifunzione sarebbe nata nel 2000 a seguito di uno screzio avuto da Jobs con un dirigente di Microsoft. Questo si sarebbe vantato di un progetto legato a una sorta di palmare con pennino che avrebbe “dominato il mondo” per gli anni a venire. Il co-fondatore di Apple, indispettito da queste parole, avrebbe quindi subito chiesto a Frostall di lavorare a un terminale touchscreen, con dimensioni tali da poter essere messo in tasca e senza ingombranti accessori come pennini o quant’altro.

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La scelta poi di concentrarsi principalmente sugli smartphone pare sia stata fortemente influenzata dall’esperienza fatta con iPod. Jobs aveva conquistato il settore della musica portatile surclassando il rivale Zune e il prossimo passo era quello di diventare attraverso i suoi prodotti il centro nevralgico di ogni attività quotidiana.