Gli hacker che hanno messo al tappeto Al Jazeera

Nel fine settimana l’emittente è stata colpita da un attacco mirato a più fronti: sito web e social network. L’obiettivo? Il network di Doha

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Al Jazeera sotto attacco hacker. È successo qualche giorno fa, quando l’emittente con base nel Medio Oriente ha dovuto fronteggiare una serie di minacce mirate a diverse piattaforme, dalle strutture multimediali ai social network. In una serie di tweet successivi, la compagnia ha spiegato di aver dovuto dar seguito a vari tentativi di hacking sulla rete di Doha, crescenti per potenza e ampiezza. Dietro alle attività potrebbero esservi ancora attori governativi, evidentemente inseriti all’interno delle vicende che riguardano la distanza presa da alcuni stati arabi dal Qatar, di cui Doha è proprio la capitale. C’è da chiarire di che parte siano gli hacker che hanno messo al tappeto i sistemi di Al Jazeera, se vicini allo stato del Golfo Persico oppure ai paesi che hanno deciso di rompere ogni contatto con quest’ultimo, a causa di una serie di eventi che farebbero propendere a un collegamento con le organizzazioni terroristiche nazionali ed estere.

Cosa è successo

Stando alle prime indagini, Al Jazeera avrebbe ricevuto DDoS in serie, tanto da dover spegnere volontariamente il sito web per ragioni di sicurezza, come peraltro è stato reso noto dai dipendenti che si sono affrettati a comunicare dai loro account social quanto stava avvenendo. Anche se è ancora da chiarire l’origine dell’attacco, quello nei confronti dell’emittente è solo l’ultimo, in ordine cronologico, che ha preso di mira compagnie che operano sui media. “Se non lo hanno ancora fatto, organizzazioni del genere dovrebbero lavorare con fisso bene in mente che un attacco simile è da preventivare – ha detto l’esperto di cybersecurity Malcom Murphy – in questo modo possono attivare le dovute misure protettive per fronteggiare eventuali breach e assicurare una continuità del lavoro”.

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