Italtel, in dirittura d’arrivo l’acquisizione da parte di Exprivia

Intesa raggiunta tra le parti nell’ambito di un piano di ricapitalizzazione per 115 milioni di euro

Ci siamo. L’acquisizione di Italtel da parte di Exprivia, sta per imboccare l’ultima curva. L’accordo approvato dai rispettivi consigli di amministrazione prevede l’estensione del negoziato in esclusiva fino al 30 giugno 2017.  A cui farà seguito, entro il 30 settembre, il perfezionamento del closing per l’acquisizione nell’ambito di un piano per la ricapitalizzazione di Italtel, per circa 115 milioni di euro. La notizia dell’intesa raggiunta arriva – dopo il comunicato ufficiale – direttamente dai due AD in un incontro congiunto con la stampa tenutosi nei giorni scorsi a Milano. «Nasce un nuovo player, inedito nel panorama nazionale e internazionale, in cui convergono competenze IT e Telco. Un gruppo con oltre 3.000 dipendenti e un fatturato di circa 600 milioni di euro» afferma Domenico Favuzzi, presidente e amministratore delegato di Exprivia. «Due realtà con storie e esperienze diverse. Exprivia nata a fine anni 80, molto focalizzata sullo sviluppo di software applicativi. Dall’altra Italtel, una società con un glorioso passato industriale e una presenza importante in termini di software specifico e un forte radicamento nel mondo delle TLC. Due realtà che investiranno assieme nuove risorse per sviluppare soluzioni per l’industria, la Pubblica Amministrazione, il mercato dei servizi» illustra Favuzzi.

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Exprivia, si legge nel comunicato ufficiale, parteciperà alla ricapitalizzazione di Italtel con un investimento di 25 milioni di euro. Pari a una quota dell’81% del capitale ordinario di Italtel. L’operazione prevede la conversione da parte delle banche creditrici di parte dei crediti in strumenti finanziari partecipativi di capitale, mentre la quota residua di indebitamento sarà riscadenzata. «Il 40% dell’intero debito netto, circa 200 mln, verrà rifinanziato. Con un aumento di capitale di circa 31 milioni. E un apporto di finanza privilegiata per circa 16 milioni. Più altri 68 milioni di conversioni» specifica Favuzzi. «Abbiamo immaginato tre fasi. La prima a tre anni. In cui le società rimarranno di fatto separate, ovviamente con una governance di gruppo. Alla scadenza ci sarà una prima misurazione dei risultati. Dal quarto anno – prosegue Favuzzi – e sino al sesto si aprirà una finestra in cui verrà valutata e approfondita la possibilità d’integrazione. Durante il processo è già previsto un progetto di rimborso. Dopo sei anni, i soci di Italtel e Exprivia saranno liberi di vendere o elaborare un nuovo progetto. Tutta l’operazione (il piano finanziario omologato dal tribunale) vale circa 115 mln di euro, una somma per noi molto importante. Che ridefinisce il punto di partenza di Italtel. Liberandola da una serie di pesi e rendendola finanziariamente pronta a sostenere un cammino di crescita e di sviluppo. Che è poi il progetto di crescita e di sviluppo di Exprivia».

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Un matrimonio, si sottolinea,  con una forte connotazione industriale. «Nel mondo delle TLC assistiamo a una trasformazione delle reti in reti informatiche» premette Stefano Pileri, amministratore delegato di Italtel. «Con il 5G non avremo più le centrali tradizionali ma solo data center e software. Le competenze informatiche nelle TLC diventeranno quindi vitali. Dall’altra parte quella che oggi si chiama digitalizzazione di vari comparti dell’economia avrà bisogno di competenze informatiche per analizzare i dati. Ma allo stesso tempo di reti sempre più efficienti per la loro raccolta. Exprivia e Italtel saranno tra i primi soggetti a compiere questo tipo di percorso volto alla fusione delle rispettive esperienze e capacità di innovazione in aree geografiche (Italia, America latina ed Europa), settori – networking, data center, big data, cybersecurity – e comparti – sanità, finanziario, banche, difesa e aerospaziale, energia, industria manifatturiera 4.0, tlc – storicamente presidiati, con una proposta ancora più articolata di prodotti e servizi dedicati alla trasformazione digitale».