I batteri saranno i nuovi hard disk

Cnr: batterio che assorbono CO2 per produrre energia

Un team di Harvard è riuscito a inserire i dati di una GIF all’interno del DNA di un batterio

Al giorno d’oggi è diventato un problema conservare le informazioni. Gli scienziati sono alla ricerca di nuove tecnologie non deperibili e di piccole dimensioni per poter immagazzinare enormi moli di dati e hanno scoperto che i batteri sono perfetti allo scopo. Un team di ricercatori dell’Università di Harvard è infatti riuscito a inserire un’intera GIF all’interno del DNA di un Escherichia Coli sfruttando un processo chiamato Crispr.

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Il team ha sfruttato due particolari proteine (Cas1 e Cas2) per inserire del codice genetico ricodificato all’interno di quello del batterio. Per il loro esperimento gli scienziati hanno pensato di utilizzare una delle prime immagini del cinema ovvero “Il cavallo in movimento” realizzato da Eadweard Muybridge nel 1878.

Il DNA modificato è stato costruito per far sì che ogni nucleotide corrispondesse a un singolo pixel della GIF. I frammenti sono stati poi innestati nel genoma dell’organismo bersaglio seguendo un preciso ordine. Una volta sequenziato il DNA è stato possibile ricostruire l’immagine animata con un’accuratezza del 90%.

Il prossimo obiettivo dei ricercatori sarà quello di riprodurre lo stesso processo in altre tipologie di cellule per creare un sistema in grado di memorizzare le informazioni biologiche. “Un giorno saremo in grado di seguire tutto lo sviluppo di un neurone a partire da una cellula staminale”, afferma l’autore della ricerca, Seth Shipman. Questa tecnologia offre diverse opportunità dal punto di vista commerciale e c’è chi come Microsoft che ha già di deciso di investirvi. L’azienda di Redmond infatti è riuscita a immagazzinare alcune immagini statiche nel DNA e ha a disposizione oltre 10 milioni di sequenze di patrimonio generico per le sue ricerche.

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