Dall’IoT, la strada sicura per il business

Con le informazioni rilevate a bordo di 5 milioni di auto, Octo Telematics aiuta gli assicuratori a tarare le loro polizze su profili di rischio reali e i car maker a ottimizzare produzione e servizi

Octo Telematics gestisce la più estesa configurazione mobile IoT al mondo. A fine maggio, l’azienda che fornisce servizi a elevato valore aggiunto a compagnie assicurative, produttori di auto e flotte di veicoli a noleggio, ha annunciato di aver superato i 5 milioni di autoveicoli monitorati. Ma che tipo di servizi offre l’operatore che si definisce come la più grande azienda di telematica assicurativa a livello globale? «Fondamentalmente – spiega il suo senior advisor Marco Forneris, un passato di Group CIO in Telecom, Fiat e Generali – eroghiamo in chiave B2B2C servizi di valutazione del rischio legati alla profilazione dello stile di guida del cliente dell’assicurazione». Tra gli altri clienti diretti ci sono anche i car maker, che possono utilizzare gli stessi servizi per costruire veicoli migliori e ottimizzare la gestione dei ricambi e dei servizi di assistenza, le aziende di fleet management e più recentemente i servizi di car sharing.

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La prudenza ti premia

Tutto si basa sulla raccolta di enormi volumi di dati attraverso device che Octo Telematics reperisce sul mercato delle terze parti e ottimizza con il proprio firmware. I device stessi, spiega Forneris, vengono installati a bordo di un veicolo, di solito (ma non sempre) in maniera indipendente dalla “LAN” dell’automobile, a cui afferiscono i sottosistemi di gestione carburante, elettrici, di frenata ABS e così via. I dati – di velocità, accelerazione, posizione geografica, allarmi – acquisiti dai dispositivi «vengono trasmessi in tempo quasi reale a un cloud di sistemi di raccolta. Le informazioni vengono infine recepite dalle piattaforme di Octo Telematics e arricchite di dati di contesto come le condizioni del tempo o del traffico, diventando dei macrodati. A loro volta, questi costituiscono un data base statistico che restituisce i dati su richiesta dei clienti». Per esempio, l’assicurazione può tracciare un profilo del guidatore che le permette di capire a quali rischi questi si espone, modulando di conseguenza il prezzo delle sue polizze e premiando i clienti più virtuosi.

Ma può anche verificare se l’incidente denunciato si sia davvero verificato, riducendo il costo di trattamento del sinistro e offrendo un servizio più puntuale. Un business che si inserisce dunque nel filone avanzato delle soluzioni Big Data e che richiede un adeguato supporto di tecnologie e competenze. «Da questo punto di vista, il mondo è completamente cambiato negli ultimi anni» – spiega Forneris. «Octo Telematics nasce in un contesto database centric, nel mondo Oracle: grande data center, acquisizione di dati, elaborazione. Oggi, tutto si basa su deep analytics, Hadoop, Big Data, concetti di machine learning». Da questi strumenti e dalla capacità di affinarli e governarli in modo agile è nato un piano di trasformazione in cui sono state selezionate le componenti dell’infrastruttura di base della nuova Octo. «Infrastruttura – precisa Forneris – che doveva rispettare alcuni cardini. Doveva essere completamente basata in cloud, a parte le componenti di proprietà intellettuale che Octo mantiene al proprio interno per riservatezza. Un altro obiettivo era la possibilità di approcciare in modo diverso i clienti, ma soprattutto supportare in modo adeguato le necessità analitiche evolute di un business che grazie al machine learning e alla capacità di dominare l’enorme patrimonio di dati accumulato può percorrere tante nuove strade».

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Un cloud super analitico

La strategia di rinnovamento ha implicato il lancio di sette stream progettuali paralleli, tra cui il cloud, Sap Hana, Salesforce, Software AG, la revisione del firmware dei dispositivi e la sicurezza. «Nell’arco dei tre anni – conclude Forneris – abbiamo reso la nuova piattaforma ready-to-run, con qualsiasi tipo di dispositivo di raccolta dei dati e per qualsiasi tipo di richiesta proveniente dal mondo IoT». Uno sforzo notevole, che è stato reso più facile da governare grazie ai partner, che hanno affiancato l’azienda, e alla struttura organizzativa di Octo, una impresa di medie dimensioni (350 i dipendenti effettivi) molto focalizzata sul prodotto-servizio e dove le competenze tecnologiche e di business tendono a sovrapporsi.


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