Possibile il trapianto di midollo da genitori grazie a una tecnica di manipolazione delle staminali al Bambin Gesù di Roma

Il risultato di questa sperimentazione è stato ottenuto grazie ad una nuova tecnica di manipolazione cellulare sviluppata dall’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma e poi allargata alle leucemie in età pediatrica e ai tumori del sangue. Si tratta di “un’occasione di guarigione definitiva per centinaia di bimbi in Italia e nel mondo”, come spiegano gli esperti dell’ospedale pediatrico romano.

Lo studio dimostra che in assenza di un donatore completamente compatibile è possibile il trapianto di midollo da uno dei 2 genitori con percentuali di guarigione sovrapponibili a quelle ottenute utilizzando un donatore perfettamente idoneo. Un sistema che finora è stato applicato a 80 pazienti con leucemie acute resistenti o con ricadute, con probabilità di cura che “è superiore al 70%”.

Finora i donatori erano fratelli o sorelle

Il trapianto di cellule staminali del sangue rappresenta una terapia in grado di salvare la vita di numerosi bambini affetti da leucemia o da altri tumori del sangue, e per quei piccoli che nascono senza adeguate difese del sistema immunitario o con un deficit di formazione dei i globuli rossi (malattia talassemica). Finora l’unico donatore impiegato è stato un fratello o una sorella immunogeneticamente compatibile con il paziente, evento che si verifica con una probabilità del 25%. Per far fronte a questo limite esistono i Registri dei donatori volontari di midollo osseo, che arruolano ormai più di 29 milioni di donatori, e le Banche di raccolta e conservazione del sangue placentare, che rendono disponibili circa 700.000 unità nel mondo.

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