L’inchiostro usato nei tatuaggi può causare rigonfiamenti cronici dei linfonodi

Da uno studio intitolato “Synchrotron-based ν-XRF mapping and μ-FTIR microscopy enable to look into the fate and effects of tattoo pigments in human skin” arriva una notizia allarmante per tutti gli amanti della pelle tatuata: l’inchiostro può contenere piccole particelle in grado di viaggiare nel sangue fino a raggiungere i linfonodi, provocandone rigonfiamenti cronici.

I ricercatori dello European Synchrotron Radiation Facility spiegano che gli inchiostri che vengono impiegati per i tatuaggi contengono pigmenti organici, ma anche sostanze come nichel, cromo, manganese, cobalto e il biossido di titanio, usato per il bianco.

Le sostanze chimiche potenzialmente dannose

Quello che ancora non era stato indagato in modo approfondito è l’impatto che queste sostanze chimiche possono avere sul nostro organismo.

Dalle irritazioni della pelle alle infezioni, un altro studio americano aveva già fatto luce sulle possibili conseguenze dei tatuaggi sulla nostra salute, in controtendenza rispetto all’altra ricerca secondo cui i tatuaggi farebbero addirittura bene, in quanto l’organismo sarebbe capace di una risposta immunitaria più immediata.

Il biossido di titanio, usato anche come additivo nel cibo, nelle protezioni solari e nelle pitture, viene utilizzato per il bianco e per creare alcune sfumature particolare in aggiunta ai coloranti. Studi precedenti hanno dimostrato che sulle persone che hanno riscontrato una guarigione ritardata, ispessimento della pelle o prurito dopo un tatuaggio, spesso era stato usato il biossido di titanio.

Alterazioni e reazioni avverse

Le particelle che viaggiano nel sangue sarebbero delle nanoparticelle, scoperte mediante luce di sincrotrone, che consente di osservare la particelle più piccole all’interno dei tessuti. “Sapevamo già che i pigmenti nei tatuaggi riuscivano a viaggiare fino ai linfonodi – spiegano i ricercatori – è infatti possibile osservare i linfonodi che si colorano con gli stessi colori del tatuaggio cercando così di espellerli. Ciò che non conoscevamo era la loro forma che è così piccola che non sappiamo cosa possa implicare per la salute e come possa comportarsi”.

Secondo i ricercatori queste nanoparticelle in questione potrebbero causare alterazioni che provocano infiammazioni cutanee e reazioni avverse ai tatuaggi. Come fare quindi per tutelarsi da questi rischi per la salute? Per prima cosa è bene richiedere sempre aghi sterili, quindi sarebbe anche consigliabile verificare la composizione chimica dei colori utilizzati.

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