Il nuovo trattamento trasforma le cellule dei pazienti in farmaco anti-cancro

Dagli Stati Uniti arriva «Yescarta», un nuovo trattamento immunoterapico approvato ieri dalla Food and Drug Administration, l’ente statunitense che regola l’immissione in commercio di farmaci e dispositivi medici. Questo tipo di cura è indicata per i pazienti adulti colpiti da un linfoma non-Hodgkin non responsivi ad almeno due cicli di chemioterapia e agisce attivando la risposta dei i linfociti del paziente direttamente contro le cellule tumorali.

La trasformazione delle cellule

Questo trattamento arriva subito dopo «Kymriah», il precedente approvato ad agosto per la cura della leucemia linfoblastica acuta resistente ai farmaci tradizionali, diffusa soprattutto tra i bambini. Ora invece la cura si rivolge ai pazienti affetti da linfoma non-Hodgkin, che solo in Italia colpisce tredicimila persone ogni anno. L’approccio terapeutico prevede il prelievo dei linfociti T dello stesso paziente e la successiva ingegnerizzazione in laboratorio attraverso l’inserimento di una porzione di Dna capace di individuare l’antigene, ovvero le cellule malate. L’infusione seguente prevede già l’attacco nei confronti del tumore. L’approvazione arriva dopo uno studio multicentrico che ha evidenziato un tasso di remissione della malattia pari al 51 per cento.

Verso trattamenti personalizzati

«Queste terapie rappresentano un passo significativo verso trattamenti personalizzati che possono avere un impatto tremendo sulle vite dei pazienti – spiega Carl June, direttore dell’unità di ricerca traslazionale dell’università della Pennsylvania -. Stiamo creando la prossima ondata di terapie per il cancro. Per adesso i risultati riguardano i tumori ematologici, ma l’auspicio è quello di poter presto allargare la platea delle neoplasie aggredibili ni questo modo». Esiste tuttavia un problema legato agli effetti collaterali, che vanno da sintomi influenzali alla sindrome da rilascio di citochine, con conseguenze anche mortali. Di qui la cautela della Food and Drug Administration: «I centri che somministrano la terapia devono essere certificati e la somministrazione deve essere preceduta da un’attenta valutazione dei rischi».

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