OnePlus 5T avrà un lettore di impronte sul retro

Aumentano le indiscrezioni sul prossimo smartphone della startup cinese, che continua a sfornare nuovi device ogni semestre

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

La politica aggressiva di OnePlus prosegue. Incurante del mercato e di quello che fanno i competitor, la startup cinese continua a voler sfornare nuovi smartphone circa ogni sei mesi, per controbattere in tempo reale alle mosse dei big del settore. A pochissimo dall’arrivo di OnePlus 5 e dell’edizione limitata JCC+, firmata dallo stilista francese Jean-Charles de Castelbajac, pare che in dirittura d’arrivo ci sia già OnePlus 5T, non solo un piccolo miglioramento hardware e software di quanto abbiamo oggi.

Stando ai leak diffusi online, tutti da prendere con le dovute precauzioni, il marchio si sarebbe deciso a rivedere il design del suo gingillo, avvicinandolo a mostri sacri quali il Galaxy S8, il Note8, gli LG G6 e V30 e addirittura l’iPhone X. Si, perché finalmente dovrebbero scomparire le cornici sui lati del terminale e soprattutto sui bordi superiore e inferiore, per restituire un touch su una superfice più ampia, figlia dell’ideologia full touch display adottata dai nomi di cui sopra.

Nuovi tasti

Ciò comporterà, così come per Samsung, LG e Apple, la scomparsa dell’unico tasto fisico che fungeva da interfaccia con il sistema operativo, Oxygen basato su Android 8 nel nostro caso. Se l’addio al bottone Home può facilmente essere surrogato dall’utilizzo di un accesso sul dorso, vista la necessità di avere comunque un metodo hardware per accendere e spegnere il cellulare, resta più di un dubbio in merito alla destinazione del lettore di impronte, finora integrato in quel solo tastino frontale. Nuovi rumors vedrebbero OnePlus aver scelto la strada più semplice, quella dell’installazione del sensore di impronte sul retro, in stile Honor (e di recente Huawei).

Leggi anche:  Come garantire che la nuova direttiva sulla rendicontazione della sostenibilità delle imprese dell'UE porti a veri progressi in ambito ESG

Sarebbe questa l’alternativa migliore a tecnologie sicuramente più futuristiche, come la scansione dell’iride o il Face ID, ma anche più dispendiose in termini di costi di produzione e dunque di vendita al cliente finale. L’obiettivo di OnePlus, seppur il rialzo dell’etichetta dell’ultimo modello, resta quello di offrire al mercato un prodotto dal prezzo sostenibile, che non superi una certa soglia e ben lungi dalle vette raggiunte dalle compagnie più blasonate, già oltre i 1.000 euro.