All’interno dei Paradise Papers ci sarebbero conferme che Apple ha nascosto al Fisco miliardi di dollari su un’isola nella Manica

Apple è stata spesso chiamata in causa quando si tratta di evasione fiscale non solo negli Stati Uniti ma anche in Europa. Oggi si è scoperto che tra i 13 milioni di documenti che compongono i cosiddetti Paradise Papers c’è anche il suo nome. Nello specifico, l’azienda di Cupertino avrebbe nascosto miliardi di dollari in un conto off-shore nella minuscola isola di Jersey nel bel mezzo del canale della Manica. Appena 3 anni fa il CEO di Apple, Tim Cook, si era difeso dalle accuse di evasione dichiarando davanti al Senato statunitense: “Non nascondiamo denaro in qualche isola dei Caraibi”. In effetti non ha mentito, il denaro eluso al Fisco sembra sia nel Regno Unito.

Nei file sottratti a due agenzie finanziarie e resi pubblici dal Consorzio internazionale del giornalismo investigativo (Icji) si parla di ben 236 miliardi di dollari trasferiti da Apple in paradisi fiscali al di fuori degli Stati Uniti. Bisogna inoltre rimarcare che la Mela negli ultimi anni è finita nel mirino dell’Unione Europea per lo stesso motivo. La Commissione Ue ha infatti deferito Irlanda e Lussemburgo proprio per aver assegnato immotivati aiuti di stato ad aziende come Apple, Amazon e Facebook. Al momento il colosso di Cupertino si è limitato a negare le accuse con un secco comunicato: “Non abbiamo ridotto i pagamenti fiscali in alcun Paese”. All’interno dei Paradise Papers si scopre che anche altri grandi marchi avrebbero scelto la strada dell’azienda di Cupertino. Nike ad esempio pare abbia preferito le Bermuda. Nei documenti vengono citati anche celebrità come Bono Vox, Lewis Hamilton, il segretario di Stato USA Rex Tillerson e persino la Regina Elisabetta II.

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