Un font aiuta i dislessici a superare gli ostacoli creati dal loro cervello

La dislessia è una malattia che spesso causa frustrazione e isolamento sociale nelle persone che ne soffrono, che hanno difficoltà nel riconoscere caratteri simili tra loro all’interno di un testo. Ecco perché il grafico ed ex editore di Torino Federico Alfonsetti ha deciso di realizzare un font studiato ad hoc per supportare i dislessici nella lettura, partendo dalla propria esperienza personale. Quando suo figlio aveva otto anni e faceva i compiti con il suo migliore amico, era molto più veloce e spigliato nella lettura rispetto al suo compagno, nonostante quest’ultimo fosse molto intelligente. Il piccolo infatti non riusciva a mettere insieme le parole, per colpa della dislessia, una patologia funzionale di possibili origini genetiche (recentemente sono state individuate le aree del cervello interessate dalla dislessia acquisita).

Un font ad alta leggibilità

“Chi non ha questo problema quando legge non segue la singola lettera – ha spiegato -, intuisce la parola e va avanti. I dislessici invece decifrano lettera per lettera e poi mettono insieme il significato della parola. E più il font è difficile più trovano difficoltà”. Partendo da questa considerazione Alfonsetti ha pensato di creare un font comprensibile anche per i dislessici, chiamato EasyReading “l’unico font ad alta leggibilità al mondo – come spiega il suo ideatore -. A dimostrarlo sono diverse ricerche scientifiche, che hanno evidenziato come sia un carattere facilitante per tutti”.
Un recente studio ha rivelato come l’uso di particolari videogiochi velocizzerebbe la capacità di lettura nei bambini dislessici.

Il segreto di un font “easy”

“È una questione di “riccioli” – ha rivelato Alfonsetti -. Anzi, di “grazie”, come vengono chiamate in gergo tipografico. Nessuna lettera è uguale a un’altra: una “p” non è fatta come una “d” capovolta, ma cambiano i contorni, in modo che il cervello sia in grado di distinguerle sempre”. Ovviamente non sono solo i dislessici a trovare più facile la lettura di un testo scritto con questo font; anche gli altri possono leggere senza problemi, riducendo le probabilità di errore.

Una volta ricevuta l’approvazione del ministero italiano dello Sviluppo Economico, ora il grafico è pronto a esportare il font in tutto il mondo e sembra che Microsoft sia già molto interessata al progetto.

Negli ultimi anni sono state sperimentate diverse terapie innovative per curare questo disturbo, come all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù dove viene trattata con mini scosse elettriche al cervello, a bassissima intensità, per migliorare le capacità di lettura dei bambini dislessici in breve tempo.

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