Microsoft in tribunale per i brevetti di HoloLens

hololens 30 marzo

HoloTouch ha denunciato Microsoft per violazione di brevetti relativi ai visori per la realtà aumenatata HoloLens

Le grandi aziende del settore hi-tech vengono spesso citate in giudizio per aver utilizzato in modo illecito tecnologie prodotte da terzi. Basta pensare alla battaglia legale che vede confrontarsi Apple e Samsung da diversi anni. Questa volta è stata Microsoft a essere accusata di aver violato i brevetti di HoloTouch nello sviluppo di HoloLens. Quest’ultima ha depositato una denuncia presso la Corte distrettuale di New York in difesa delle sue proprietà intellettuali.

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HoloTouch nel suo documento cita diversi brevetti relativi all’interfaccia uomo-macchina del visore AR e alcuni sono stati depositati in Australia, Canada e Giappone. Poiché il diritto di tutela delle tecnologie proprietarie vale solo nel Paese in cui è avvenuta la registrazione, nel caso specifico sono contestabili solo due brevetti depositati negli USA. HoloTouch afferma di aver proposto a Microsoft i suoi sistemi nel 2006 ma di non aver ricevuto risposta. Nel 2013 l’azienda di Redmond, che ha sviluppato un’interfaccia per il controllo del PC tramite pensiero, avrebbe poi depositato un brevetto relativo a tecnologie molto simili citandola come “anteriorità rilevante”. Ciò significa che Microsoft era a conoscenza del contributo del suo partner. Il Presidente di HoloTouch, R. Douglas McPheters, ha inoltre confermato che è pronto a denunciare altre aziende per violazione di proprietà intellettuale e ha sottolineato che molte di esse avevano firmato accordi di riservatezza una volta ottenuti i suoi prodotti.

Questa causa arriva per Microsoft forse nel momento peggiore. In questi giorni circolano infatti voci sempre più insistenti che Apple sia pronta al lancio di un visore per la realtà aumentata. La Mela ha completato l’acquisizione di Vrvana, startup canadese leader in questo settore e stando ai rumors la realizzazione vera e propria del dispositivo dovrebbe essere affidata a Quanta Computing. Stando alle previsioni il visore sarà pronto nel 2019.

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