I rappresentanti dei lavoratori del polo logistico di Amazon in provincia di Piacenza hanno indetto uno sciopero immediato perché l’azienda non ha voluto incontrarli

E’ un Natale particolarmente complicato per Amazon Italia. Dopo lo sciopero durante il Black Friday, l’azienda di Seattle deve affrontate nuove agitazioni per non essersi presentata all’incontro con i rappresentanti del centro logistico di Castel San Giovanni previsto questa mattina alla Prefettura di Piacenza. I dipendenti hanno organizzato uno sciopero di 2 ore a fine turno e presidi davanti ai cancelli dello stabilimento. Le forze dell’Ordine sarebbero inoltre intervenute per permettere ai sindacati di incontrare i lavoratori. Amazon, che potrebbe essere costretta a pagare una multa da 100 milioni di euro per il mancato pagamento delle tasse in Italia, dal canto suo ha fatto invece sapere al prefetto di aver subito “troppa pressione”. I rappresentanti dell’azienda saranno comunque ricevuti in giornata a Palazzo del Governo ma senza la controparte.

Ugl-Terziario afferma che Amazon con questo comportamento “prende a schiaffi anche le istituzioni italiane” oltre ai rappresentati dei lavoratori. Il sito di e-commerce, ribadisce il segretario del sindacato Luca Malcotti, “mette in scena una fuga vergognosa e dimostra un terribile mix di arroganza e paura del confronto”. Altre sigle come Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl ed Uiltucs-Uil auspicano la ripresa delle trattative dopo il blocco causato dalla chiusura del polo logistico lombardo ma non esclude ulteriori scioperi come “successiva forma di lotta”. I dipendenti chiedono alla multinazionale americana nuovi vincoli contrattuali, condizioni di lavoro meno stressanti e stipendi più alti.

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