Artrite reumatoide e diabete, arriva la “cura per due”

Arriva anche in Italia un innovativo farmaco rimborsabile contro l’artrite reumatoide

La molecola che rappresenta una nuova speranza nella lotta contro l’artrite si chiama Baricitinib e risulterebbe efficace contro il dolore, la funzionalità fisica del paziente, il senso di affaticamento frequente e la rigidità articolare.

Basterebbero poche settimane di trattamento per osservare i primi benefici e la sua efficacia clinica è garantita da numerosi test.

Bastano poche settimane

L’artrite reumatoide, che interessa una persona su 200 in Italia e colpisce soprattutto le donne, colpisce le articolazioni ed è una malattia a base autoimmune.

Secondo  un recente studio mangiare pesce aiuterebbe a tenere lontana l’artrite quanto i farmaci, ma l’arrivo in Italia di questa nuova molecola promette benefici eccezionali per chi ne soffre.

Fabrizio Conti, docente di Reumatologia all’Università Sapienza di Roma e studioso della molecola, in un recente incontro ha assicurato risultati evidenti già dalle prime settimane della cura con questo nuovo farmaco che si assume per via orale, a differenza dei farmaci biologici finora in uso.

Una compressa al dì

I farmaci attualmente impiegati sono diretti verso un particolare bersaglio extracellulare, mentre Baricitinib blocca contemporaneamente l’effetto di numerose proteine pro-infiammatorie e inoltre inibisce gli enzimi Janus chinasi 1 e 2 e delle molecole intracellulari. Il tutto si traduce in un notevole miglioramento delle condizioni dei pazienti affetti dalla malattia.

Il trattamento inizia con una compressa al giorno di 4mg da assumere per via orale. I test rivelano che i pazienti con questo trattamento ottengono la riduzione del dolore, il miglioramento della funzione fisica e la diminuzione del numero di articolazioni dolenti e tumefatte. Questi risultati consentono di prevenire la disabilità e determinano un miglioramento significativo della qualità della vita dei pazienti.

Un’altra importante miglioria è rappresentata dalla modalità di somministrazione del farmaco, che avviene per via orale al posto del trattamento tramite iniezione.

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