Alcuni attivisti francesi hanno occupato il negozio parigino di Apple per protestare contro il mancato pagamento di 13 miliardi di euro di tasse

Questo sabato il gruppo di attivisti francesi Attac (Association pour la taxation des transactions financières et pour l’action citoyenne) ha occupato l’Apple Store Opéra di Parigi insieme ad altri negozi della Mela nel Paese. L’obiettivo della protesta era quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e le autorità sul mancato pagamento di 13 miliardi di euro di tasse più gli interessi da parte dell’azienda di Cupertino. I contestatori hanno prima superato le porte dell’Apple Store e hanno poi esposto uno striscione con la scritta “Ci fermeremo quando Apple pagherà”. Anche gli iPad e iPhone presenti nel punto vendita sono stati poi utilizzati per la protesta. Gli attivisti sono poi stati sgomberati dopo circa 3 ore.

Attac si definisce un’organizzazione “per la regolazione dei mercati finanziari e per la chiusura dei paradisi fiscali” e accusa la Mela di aver evaso più di 230 miliardi di dollari sfruttando una tassazione favorevole in alcuni Paesi come l’Irlanda. Il portavoce di Attac, Aurélie Trouvé, ha sottolineato che questa pratica illecita è già stata confermata dalle indagini della Commissione Ue e quindi che Apple si metta al più presto in regola con il Fisco. Non solo, per verificare che l’azienda di Cupertino operi in modo corretto, questa dovrà pubblicare i rapporti sulle tasse pagate per singole nazioni non solo riguardanti l’anno corrente ma anche per quelli precedenti.

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L’occupazione dell’Apple Store di Parigi rientra nella più ampia protesta #PhoneRevolt. Il colosso fondato da Steve Jobs è accusato non solo di aver evaso miliardi di tasse in tutto il mondo ma anche di aver inquinato l’ambiente con i metalli pesanti utilizzati nei suoi device e di sfruttare i lavoratori.