Dal mal di schiena al mal di testa, ecco come il luogo di lavoro può incidere sulla salute

La vita da ufficio può nuocere al nostro benessere fisico? Secondo la ricerca  Loudhouse presentata presso il ministero della Salute durante il convegno “Salute in ufficio”, negli ultimi 3 anni 8 persone su 10 hanno sofferto di disturbi legati al modo di lavorare, soprattutto mal di schiena e mal di testa per chi trascorre la maggior parte del tempo in ufficio.

Sempre seduti e spesso ingobbiti

I dolori da ufficio sono di vario genere, tutti da associare alla postura e al tipo di attività svolta: il 61% degli intervistati lamentava mal di schiena (disturbo che potrebbe ridurre le aspettative di vita), il 55% mal di testa, il 49% la tensione o il dolore alle spalle, il 49% problemi agli occhi, il 47% dolore al collo, il 31% dolore al polso o al braccio.
Una delle abitudini che ricorrono maggiormente (nel 97% degli intervistati) è quella di stare seduti e di non muoversi, il 90% inoltre dichiara di tenere una posizione ingobbita, mentre l’85% incrocia le gambe. Del resto non è un caso se è in Italia il costo per l’assenteismo dovuto a disturbi posturali è di 3,36 miliardi di euro ogni anno. “La salute non è solo uno stato fisico ma un benessere con se stessi e nel proprio ambiente di lavoro”, ha spiegato Giuseppe Cavuoti, presidente di Rete Ufficio Italia.

“Rendere salubre il luogo dove viviamo vuol dire rendere migliore la nostra vita”

Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, intervenuta al convegno “Salute in ufficio”, ha precisato: “Rendere salubre il luogo dove viviamo vuol dire renderci sani e rendere migliore la nostra vita. Sono le piccole scelte a portare le grandi trasformazioni. Abbiamo inserito il tema della salute nelle città nel contesto più ampio del G7 sull’impatto dei cambiamenti climatici. Siamo in un processo di trasformazione enorme, che impatta sulla vita delle persone, e che è dovuto ai cambiamenti climatici, all’inquinamento e ai modi di vivere”.

Rendere salubre il luogo dove viviamo vuol dire rendere migliore la nostra vita“, ha commentato il ministro Beatrice Lorenzin.

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