Android ha le ore contate

Google Fuchsia è il sistema operativo che unirà smartphone, tablet e computer, realizzando l’idea già promossa con Windows 10

C’è un po’ di Microsoft dentro Google. Nel senso che l’idea di un sistema operativo unico potrebbe trovare compimento con Fuchsia. Se Redmond si è ritrovata senza un pubblico interessato a Windows Phone, che pure doveva prima o poi incontrarsi sullo stesso cammino di Windows 10, Big G sembra avere le carte in regola per realizzare un OS davvero interoperabile, basato sullo stesso codice e multiforme. L’obiettivo è questo: convogliare Android e Chrome OS dentro un solo software, che potenzi smartphone, tablet e computer portatili. Da un paio di anni si parla di Andromeda come nome del corposo progetto, che ha ha cambiato denominazione in Fuchsia.

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Come sarà

Sappiamo ancora poco sulla piattaforma che è in una fase primordiale di sviluppo. Eppure, chi ha un Chromebook Pixel ha potuto saggiarne degli spezzoni, con una versione limitata che aiuta a comprendere dove andranno a parare gli ingegneri di Mountain View. Se nel futuro di Android c’è un passaggio diretto a Fuchsia questo è molto probabile. Del resto il kernel sarà simile e non mancheranno tutta la pletora di Google Apps oggi disponibili a bordo dei telefonini col robottino verde.

Meno prevedibile il successo che la declinazione computer potrà ottenere ma se anche qui l’idea è di soppiantare Chrome OS, allora ci sono già un bel po’ di dispositivi pronti ad accoglierlo, più di quanti MacBook ci siano negli USA. Al momento si sa che le due parti di cui Fuchsia è composto hanno il nome di Armadillo, per quella mobile, e Capybara per la UI desktop. A maggio ci sarà l’evento per sviluppatori Google I/O 2018 e non è escluso che il team sveli per l’occasione qualcosa in più sul progetto.

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