DigitalTree, l’intelligenza artificiale trova casa a Genova

Softjam, Microsoft e PoliHub sono i partner d’eccezione di un nuovo luogo dove creare competenze che al momento scarseggiano e per sviluppare l’innovazione tra startup, imprese, venture capitalist, università, pubblica amministrazione

La Superba fa sul serio. Del resto né la tradizione industriale né le competenze sono mai mancate, a Genova. Ma nell’era della digital transformation e dell’Industria 4.0 c’è bisogno di creare quelle competenze nuove che al momento si fa fatica a reperire, «soprattutto nelle nuove frontiere dell’Intelligenza Artificiale, del machine learning e del cognitive computing, che abilitano scenari di grande interesse», spiega a Data Manager Andrea Pescino, CEO di Softjam, system integrator con sede a Genova che è tra i fondatori di Digital Tree. Oltre a Softjam, che ha ideato il progetto, e a Mixura che contribuisce alla realizzazione, sono partner di Digital Tree Microsoft Italia e PoliHub, l’innovation accelerator della Fondazione Politecnico di Milano, mentre sono stati avviati accordi con le Università di Genova, Roma, Milano e Catania, oltre che con l’aggregatore StartUpItalia.

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Contaminazioni positive

Situato nel capoluogo ligure e operativo dall’inizio di febbraio, Digital Tree è un luogo fisico che si pone come spazio culturale e di business, oltre che come habitat naturale dell’innovazione, con uno smart building di 1600 mq disposti su quattro piani, «per ospitare la nuova sede di Softjam, un Innovation Hub, uno spazio di co-working tecnologico per le imprese e infine una Academy per la formazione, gli eventi e gli incontri», sottolinea Edoardo Carpiceci, General Manager di Digital Tree. Il focus sull’intelligenza artificiale «parte già con iniziative dedicate ai bambini, con corsi di coding, fino ad arrivare a un Master di secondo livello», prosegue Carpiceci, spiegando che «sono previsti anche eventi per disseminare cultura specifica e una lounge dedicata a incontri più informali come “Smart Focaccia”, in puro stile genovese. L’idea di fondo è quella di creare contaminazioni positive tra le imprese, gli startupper, il mondo accademico e anche il territorio, includendo tutte le età, ma soprattutto i ragazzi, per creare fin dall’inizio la consapevolezza che l’intelligenza artificiale e tutto l’ICT sono ambiti che possono offrire molte opportunità».

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Creare competenze

«A Genova per tradizione storica vi sono validissime competenze sull’automazione industriale, ma i nuovi scenari dell’innovazione richiedono lo sviluppo di ulteriori competenze per essere attrezzati a cogliere le prossime sfide», prosegue Pescino, per sintetizzare le spinte che hanno portato a promuovere Digital Tree. «Crediamo che riunire in un solo edificio diverse istanze possa portare a ottimi risultati, sia per l’interessante collaborazione pubblico-privato, ma anche con la presenza delle startup che costituiscono una delle leve principali a nostra disposizione. Il nostro scopo è quello di creare competenze di diverso tipo, da quelle tecniche a quelle imprenditoriali e di open innovation», fa notare Pescino, sottolineando che «proprio l’open innovation sul tema dell’intelligenza artificiale sta avendo ottimi riscontri: già subito dopo il lancio di Digital Tree, ai primi di febbraio, abbiamo ricevuto manifestazioni di concreto interesse da parte di molte grandi aziende, non solo locali».

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