Eliminato un fattore di discriminazione per i soggetti sieropositivi

Il direttore del Centro nazionale trapianti, Alessandro Nanni Costa ha annunciato che a breve verrà dato il via libera alla donazione di organi tra pazienti positivi al virus Hiv. Il protocollo “è in via di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale” – spiega Nanni costa – sottolineando “l’importanza sociale della decisione, che toglie un fattore di discriminazione al soggetto sieropositivo, ovviamente senza modificare la sicurezza con cui viene effettuato un trapianto”. Per la prima volta “anche per il virus Hiv è ora possibile utilizzare pienamente il donatore con patologia, come già avviene per donatore Hcv, ora utilizzabile per altri donatori Hcv”, ha aggiunto Nanni Costa.

I trapianti in Italia

Il trapianto nel nostro Paese si concentrata in 42 ospedali e rispetto al 2015 nel 2017 i trapianti sono cresciuti del 20%, con un incremento del 20-30% dei donatori a cuore fermo.

“In Italia siamo sempre numeri uno o numeri due al mondo in base alla tipologia di trapianto o di donazione. Siamo una best practice. Lo dico con cognizione di causa” – ha affermato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, a margine degli Stati Generali della Rete Trapiantologica Italiana, sottolineando che “in ogni memorandum che ho firmato con gli altri Paesi mi è stato chiesto il supporto del Centro nazionale trapianti per realizzare all’estero le reti trapiantologiche o per migliorarle e implementarle”.

“In questi anni – ha aggiunto – anche grazie agli accordi che abbiamo fatto con Anci e alle campagne si sensibilizzazione con i comuni, i donatori sono aumentati in modo esponenziale, quasi 2 milioni. Stiamo lavorando molto anche su campagne di sensibilizzazione, ovviamente più delicate ma molto importanti, riguardo alle donazioni da viventi”. 

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