Un italiano su due infettato da virus durante la visione di contenuti pornografici

Google vs revenge porn

Quasi la metà degli adulti italiani (49%) è stata infettata da un virus informatico dopo aver visualizzato contenuti per adulti online

Secondo una nuova indagine condotta da Kaspersky Lab, quasi la metà degli adulti italiani (49%) ha contratto un virus sul proprio notebook, PC o dispositivo mobile dopo aver guardato contenuti per adulti online. I risultati della ricerca rivelano quanto gli utenti siano a rischio di contrarre una “malattia sessualmente trasmissibile (MST) digitale” non proteggendo adeguatamente i propri device.

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L’indagine condotta da Kaspersky Lab, che ha coinvolto 1.000 adulti italiani, ha inoltre svelato che la vergogna di essere stato infettato ha spinto tre utenti su dieci (28%) a incolpare parenti o amici dell’infezione contratta dopo aver visitato siti per adulti.

In media, gli intervistati hanno dichiarato di guardare contenuti pornografici sul proprio computer o qualsiasi altro dispositivo in media cinque volte alla settimana e più della metà (55%) ha ammesso di guardare contenuti per adulti almeno una volta al giorno, trascorrendo ogni volta in media 23 minuti su questi siti. Di conseguenza, gli italiani trascorrono più di 4 giorni all’anno visitando siti con contenuti a luci rosse. Quasi un quinto degli intervistati (17%) ha ammesso di guardare siti per adulti durante l’orario lavorativo usando il PC, il tablet o lo smartphone dell’ufficio.

Quasi una persona su dieci (8%) ha dichiarato di navigare in modo non sicuro, non avendo installato alcuna soluzione di sicurezza internet sui propri dispositivi. La stessa percentuale crede erroneamente di essere al sicuro navigando su siti per adulti via tablet o smartphone, pensando che questi device non possano essere infettati.

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Una recente indagine globale di Kaspersky Lab ha rivelato che i malware mobile spesso si nascondono dietro ai contenuti per adulti per attirare gli utenti: i ricercatori hanno scoperto 23 famiglie di malware per Android che sfruttano contenuti pornografici per nascondere le proprie reali funzionalità.

“Nel 2017 abbiamo identificato almeno 27 varianti di malware per PC specificatamente pensati per cercare le credenziali dei siti a pagamento di contenuti per adulti. Questo genere di siti è interessante per i cyber criminali perché hanno un elevato numero di utenti che possono essere presi di mira e che saranno meno disposti a riferire l’infezione per non dover spiegare come l’hanno contratta”, ha commentato Morten Lehn, General Manager Italy di Kaspersky Lab. “Con 323.000 bug malware progettati per il furto d’identità, la corruzione dei file e il ricatto scoperti da Kaspersky Lab ogni giorno, è sempre più importante che gli utenti adottino comportamenti sicuri online e prendano le giuste precauzioni”.