Un terzo dei lavoratori hi-tech intende cancellarsi da Facebook

facebook contro le fake news
Facebook ha allestito nuovi strumenti per combattere la diffusione di fake news

Oltre il 30% dei dipendenti delle grandi aziende del settore tecnologico vuole abbandonare Facebook dopo lo scandalo Cambridge Analytica. In Microsoft la percentuale sale al 50%

La violazione della privacy di milioni di iscritti a Facebook da parte di Cambridge Analytica ha provocato un dibattito mondiale sulla protezione dei dati. Moltissimi utenti in tutto il mondo hanno scelto di abbandonare il social network e diversi esperti di tecnologia tra cui il co-fondatore di WhatsApp, Brian Acton, sono disposti a fare lo stesso. L’app Blind, che si occupa di realizzare sondaggi anonimi nelle aziende, ha voluto indagare quanti fossero effettivamente i dipendenti delle maggiori aziende del settore tecnologico che avessero intenzione di cancellarsi da Facebook.

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Il 31% degli oltre 2.600 lavoratori intervistati ha confermato di aver pianificato la chiusura del proprio account sul social network dopo la scoperta delle attività illecite di Cambridge Analytica. Le percentuali più alte di dissenso nei confronti di Facebook si sono registrate presso Amazon (34%), Google (38%), Uber (40%), Snapchat (46%) e Microsoft (50%), che settimana scorsa ha fondato ufficialmente una divisione dedicata al cloud gaming. La ricerca è stata condotta anche all’interno di Facebook e a Menlo Park solo il 2% dei dipendenti ha espresso la volontà di cancellarsi dal social network. I ricercatori comunque sottolineano che lo studio ha messo in luce le intenzioni e non è detto che queste persone passeranno effettivamente dalle parole ai fatti. “Solo il tempo dirà se veramente un terzo dei dipendenti delle compagnie tecnologiche abbandoneranno Facebook”, fanno sapere da Blind.

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