Informatici Senza Frontiere dice no ai killer robot

No deciso di Informatici Senza Frontiere all’utilizzo di robot e intelligenza artificiale a fini militari

Informatici Senza Frontiere aderisce alla campagna Stop Killers Robot lanciata nel 2013 da una rete di dieci organizzazioni non governative internazionali:

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  1. Human Rights Watch
  2. Article 36
  3. Association for Aid and Relief Japan
  4. International Committee for Robot Arms Control
  5. Mines Action Canada
  6. Nobel Women’s Initiative
  7. PAX (formerly known as IKV Pax Christi)
  8. Pugwash Conferences on Science & World Affairs
  9. Seguridad Humana en América Latina y el Caribe (SEHLAC)
  10. Women’s International League for Peace and Freedom

“Il timore paventato da scrittori di fantascienza è purtroppo diventato realtà e si sta sviluppando a ritmi allarmanti. La scelta di Informatici Senza Frontiere di aderire alla campagna ha molteplici valenze:

  • promuovere un’informatica a servizio dell’uomo
  • opporsi in modo forte ed esplicito a ogni forma, soluzione o dispositivo di natura informatica lesivi del benessere e della vita dell’uomo
  • sostenere la già esistente rete internazionale nel suo impegno contro i robot killer
  • dare visibilità anche in Italia a una problematica che si evolve a ritmi preoccupanti

E’ necessario creare e diffondere una cultura informatica pulita, trasparente e giusta che ponga sempre al centro il rispetto dell’uomo”- commenta Dino Maurizio, Presidente di ISF.

A novembre si terrà l’incontro di una task force di esperti governativi in merito alla Convenzione sulle armi convenzionali. E’ fondamentale che in tale contesto vengano adottati severi strumenti legali internazionali per impedire l’uso a scopo bellico dei robot, killer robot chiamati in inglese LAWS (Lethal Autonomous Weapons Systems): sistemi di armi autonome letali, sigla e definizione che fanno rabbrividire.

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