“Flash glucose monitoring” è stato adottato dalla Regione Piemonte per monitorare la glicemia nei casi più gravi di diabete mellito

Addio aghi per la misurazione dei livelli di glicemia: i piemontesi malati di diabete che necessitano di almeno 150 misurazioni mensili ora potranno avvalersi di un semplice cerotto e uno smartphone, forniti gratuitamente dal sistema sanitario regionale.

E’ il sistema “Flash glucose monitoring”, introdotto dalla Regione Piemonte con la delibera presentata dall’assessore alla Sanità Antonio Saitta e approvata nella seduta odierna della Giunta regionale.  Si tratta dell’ultimo dei numerosi metodi alternativi per misurare la glicemia e per il rilascio intelligente di insulina sviluppati negli ultimi anni: dal sensore che si applica sulla parte posteriore del braccio al tatuaggio temporaneo ideato dagli studiosi dell’Università di San Diego, al sistema di microinfusione bio, per rilasciare l’insulina solo quando serve, tutti questi sistemi hanno in comune l’assenza di aghi e punture. L’invenzione più recente è il cerotto per diabetici che si applica sulla pelle e misura la glicemia ogni 10-15 minuti, che funziona ‘risucchiando’ lo zucchero presente nei fluidi sottocutanei per poi misurarlo e un dispositivo sottopelle chiamato Eversense XL* progettato per la rilevazione continua dei valori di glucosio nel sangue fino a 180 giorni.

Un’innovazione che migliora la vita

Nel caso di “Flash glucose monitoring” il monitoraggio avviene attraverso un sensore che può essere applicato sulla pelle come un cerotto ed è in grado di misurare continuamente per un massimo di 14 giorni i livelli di glucosio a intervalli di un minuto, memorizzando i dati delle ultime otto ore. Un lettore o un normale smartphone consentono di vedere in tempo reale il livello di glicemia, con un grafico che mostra il trend del glucosio (in aumento o in diminuzione) nelle otto ore precedenti.

“Si tratta di un’innovazione che vuole rendere più facile la vita dei pazienti, riducendone i disagi e migliorando la capacità di controllo della malattia e che si aggiunge alle azioni che abbiamo compiuto in questi anni per ridurre i costi dei dispositivi, mantenendo immutati gli standard qualitativi, e liberare così risorse da investire nella cura dei malati” sottolinea l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta.

“Proprio grazie a questo lavoro e ai risparmi ottenuti – aggiunge l’assessore Saitta – posso annunciare che la Giunta si appresta a potenziare la Rete endocrino-diabetologica regionale costituita lo scorso anno. Nei prossimi mesi l’assessorato alla Sanità elaborerà un progetto per rafforzarla, insieme ai coordinatori della rete stessa e alle associazioni dei pazienti”.

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