Dal 31 agosto al 2 settembre, torna a Sarzana uno degli appuntamenti culturali più attesi di fine estate, il Festival della Mente, il primo festival in Europa dedicato alla creatività, diretto da Benedetta Marietti e promosso dalla Fondazione Carispezia e dal Comune di Sarzana. Filo conduttore della XV edizione del festival è il concetto di comunità, attraverso le parole di scienziati, filosofi, letterati, storici, artisti italiani e stranieri. Adriano Olivetti aveva immaginato una “comunità” basata sul rapporto tra conoscenza, partecipazione e territorio.

Quell’idea di comunità evoluta ha lasciato spazio a quella più tribale di social community. In una democrazia in bilico tra problem solving e rappresentanza, com’è possibile interpretare il concetto di comunità e partecipazione alla luce della globalizzazione che disarticola flussi, luoghi e valori? Benvenuti nella società dell’informazione dove le opinioni si confondono con i fatti, dove la casalinga di Voghera con tutta la sua sapienza di economia domestica lascia il suo ruolo di benchmark alla cubista, dove l’influenza (non quella suina) prende il posto della competenza. Liberi di rifletterci nello specchio che rimanda la nostra stessa immagine e conoscenza sulle cose. Liberi di grufolare in tribù omogenee, a riconoscerci solo con chi è simile, a rinunciare alla fatica del confronto con il diverso, l’incomprensibile, lo straordinario, l’inatteso, che si trova soltanto quando si sbaglia strada o quando ci si perde. Perché l’esclusione è il lato opposto della comunità, ma anche il suo lato oscuro. Il Festival della Mente mostrerà tutte le sfaccettature del concetto ambiguo di comunità in rapporto alla moltiplicazione dei contenuti, delle opzioni di scelta e delle identità. Perché le idee e l’innovazione nascono sempre dal terreno fertile delle differenze.

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Come lo spazio e la rete – fuori e dentro le imprese – il concetto di comunità ha le sue regole, le sue contraddizioni e anche i suoi fossati. «E può essere interpretato e declinato in modi diversi. Dalla nascita della comunità nazionale alle comunità sorte nei teatri della Grecia antica o nelle botteghe rinascimentali. Dalla community virtuale alle dinamiche relazionali che si presentano nella comunità più piccola di tutte, il legame di coppia» – spiega la giornalista Benedetta Marietti. «Così attraverso le parole dei quasi 100 relatori che verranno a raccontarci con passione ed entusiasmo cosa significa per loro comunità, il Festival della Mente cercherà di trasmettere il valore della multidisciplinarietà e l’emozione della condivisione del sapere per farci comprendere la realtà che ci circonda».