Il Galaxy S10 avrà un lettore ultrasonico

Galaxy S10 di Samsung avrà un'edizione speciale
Samsung Galaxy S10 "Beyond X", uno smartphone con 6 fotocamere, 5G e display da 6,7 pollici

Crescono le indiscrezioni sulla presenza del sensore sotto il display per il riconoscimento biometrico diverso da quello dei moduli ottici

Sappiamo che con molta probabilità sarà il prossimo Galaxy S10 e non il Note9 a far debuttare il sensore biometrico in-display in casa Samsung. Il CEO della compagnia, Guo Minghao, si è lasciato sfuggire questa indiscrezione durante un evento recente, dove era presente anche DJ Koh, a capo della divisione mobile. L’account Twitter Ice Universe, non si sa come, avrebbe ottenuto la trascrizione delle parole dette dai due, che delineano un paio di caratteristiche importanti circa lo smartphone in via di lancio a febbraio 2019. Dato per scontato che il Note di agosto porterà con sé migliorie tecniche evidenti ma non rivoluzionarie, il compito di alzare l’asticella spetterà proprio all’S10, indirizzato alla massa più della famiglia di device professionali.

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Cosa sappiamo

Stando ai leak dei due executive, il Galaxy S10 non utilizzerà un sensore sotto il display con tecnologia ottica, come gli esperimenti attuali, ma ultrasonica, in grado di migliorare l’esperienza utente. A bordo aspettiamoci dunque il modulo di Qualcomm, attualmente in via di produzione, che permette sia di abilitare un’autenticazione biometrica che di sfruttare la fotocamera frontale per individuare e misurare la distanza e le dimensioni degli oggetti posti nelle vicinanze. Nello specifico della lettura del polpastrello, il chip è abilitato per il riconoscimento dei dati memorizzati in precedenza, mentre può essere sfruttato anche, in collaborazione con la cam anteriore, per altre operazioni di scansione perimetrale, magari tradotte in app di utility e intrattenimento (pensiamo alla realtà aumentata).

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Seppur in assenza di una benché minima previsione, il Galaxy S10 dovrebbe essere presentato al prossimo Mobile World Congress di Barcellona o, al massimo, posticipato per un evento ad-hoc nelle settimane successive. Dato per scontato che il 2019 sarà anche l’anno del Galaxy X, primo telefonino della casa con doppio schermo flessibile, la strategia della coreana potrebbe cambiare in corso d’opera, fino a qualche mese prima dell’annuncio.

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