Le app di terze parti possono leggere le e-mail di Gmail

violate 5 milioni di password gmail

Google e gli sviluppatori di terze parti hanno accesso ai contenuti scambiati su Gmail per realizzare campagne di marketing mirate in modo non del tutto trasparente

Come se non fosse bastato lo scandalo Cambridge Analytica, oggi si scopre che Google e gli sviluppatori di terze parti hanno avuto accesso alle e-mail gestite da Gmail, piattaforma utilizzata da quasi 1,5 miliardi di utenti nel mondo, per finalità di marketing. A rivelarlo è un report del Wall Street Journal, che ha denunciato in particolare le attività di spionaggio di Return Path e Edison Software. La prima ha analizzato le e-mail di 2 milioni di utenti non solo di Gmail ma anche di Yahoo e Microsoft. L’azienda però ha sottolineato che queste persone sono state avvertite dell’operazione proprio tramite un messaggio di posta e di aver addestrato il suo algoritmo a distinguere tra contenuti di carattere lavorativo e personale. Edison Software invece sfrutta i contenuti delle e-mail per insegnare alla sua AI a rispondere in modo pertinente.

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Google, che ha rilasciato la Beta 3 di Android P, non effettua direttamente le operazioni di monitoraggio ma è evidente che non ha mantenuto la promessa fatta la scorsa estate di non utilizzare i messaggi degli utenti come spunto per realizzare campagne pubblicitarie sempre più mirate. Il colosso di Mountain View afferma che gli sviluppatori di terze parti possono accedere ai contenuti scambiati su Gmail solo su esplicito consenso dell’utente ma stando a quanto riporta The Verge questo punto non sarebbe così trasparente come ritiene Big G. Non è infatti chiaro se siano le macchine a leggere i messaggi di posta o addetti in carne e ossa. Il colosso di Mountain View conferma che i suoi ingegneri effettuano questa operazione solo su segnalazione di abusi o problemi di sicurezza.

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