OnePlus 5 e 5T entrano nel Project Treble

La compagnia ha annunciato che i modelli usciti nel 2017 supporteranno presto la piattaforma di aggiornamento veloce e senza intermediari

Nel complesso panorama Android, Google sta cercando di fare ordine e standardizzare meglio il rilascio di update. Android GO, ad esempio, è un modo per portare a bordo dei terminali di fascia medio-bassa, un sistema operativo nudo e crudo, che non dipenda dagli aggiornamenti dei produttori ma possa ricevere dalla stessa Big G tutti i fix rilasciati periodicamente, così da mantenere i device protetti e sicuri il più possibile, oltre che ottimizzati per prestazioni e autonomia. Come detto, GO è finalizzato a una fascia particolare e non ai top di gamma, per i quali è invece previsto il cosiddetto Project Treble. L’iniziativa, sempre di Google, mira a fornire ai telefonini Android i software più recenti, togliendo di mezzo il lavoro, spesso pesante e poco funzionale, dei marchi che personalizzano i firmware.

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Cosa sappiamo

Il progetto è possibile per quei terminali già di per sé alleggeriti. Difficile, ad esempio, che arrivi per i vari modelli di Samsung o Huawei, legati indissolubilmente alle interfacce dei produttori. OnePlus però è da sempre votato alla semplicità di Android ed è per questo che Project Treble calza a pennello sugli smartphone della rampante compagnia cinese. La stessa, ora ha confermato che il supporto all’iniziativa arriverà presto anche per OnePlus 5 e 5T, due esemplari presentati nel 2017, secondo il ritmo di rilascio veramente elevato del gruppo.

Project Treble è già integrato su OnePlus 6 (uno dei motivi per cui ha accesso alla beta di Android P) ed è appena arrivato sulla versione beta di OxygenOS. Lo sbarco su 5 e 5T non garantisce che questi due beneficeranno sempre di aggiornamenti rapidi in futuro ma l’interesse dell’azienda per modelli sorpassati, seppur di poco, è un ottimo segno verso i consumatori. Ad oggi Treble è stato solo annunciato da OnePlus ma una sua implementazione pare dietro l’angolo.

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