Fumo, cattivi stili di vita e suicidi le principali cause di morte

Uno studio dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sul benessere maschile in Europa mette in luce un quadro preoccupante sulla mortalità eccessiva dei giovani per cause che si potrebbero prevenire. Nonostante la generale longevità del nostro continente, i casi di morti tra i giovani sono in aumento soprattutto a causa di cattivi stili di vita, come fumare, ma anche una minore propensione a rivolgersi ai medici per le patologie psichiatriche, con un tasso di suicidi 5 volte superiore rispetto alle donne. L’ultimo rapporto dell’Oms rivela che gli europei hanno guadagnato un anno di vita negli ultimi 5 anni, rimane però preoccupante il tasso di fumatori, il più alto del mondo, con una persona su tre sopra i 15 anni che fuma, e metà della popolazione sovrappeso o obesa, con un trend in salita.

Bisogna sottoscrivere una nuova strategia europea

Si tratta del primo studio che si occupa della salute e del benessere maschile nei 53 paesi della regione europea Oms, dal titolo ‘Salute e benessere maschile nella regione europea OMS: miglior salute attraverso un approccio di genere’.

E’ stato presentato ai delegati del Comitato regionale Oms Europa – organo decisionale dell’organizzazione – che inizia oggi a Roma la sua 68/a riunione. Basandosi su questi dati, i 53 Stati membri  si impegnano a delineare una nuova strategia europea proprio per affrontare le sfide di salute maschile. Dal quadro emerge anche un ampio divario in materia di salute maschile in Europa, con una aspettativa di vita alla nascita che va dai 64 agli 81 anni, ovvero una differenza tra Paesi pari a 17 anni. L’Oms spiega che le nuove tendenze portano alla “necessità di trattare la salute maschile in maniera specifica e la identificano come argomento prioritario per i decisori politici europei”.

Circa l’86% delle morti maschili può essere attribuito a malattie non trasmissibili e agli infortuni. Per gli uomini tra 30 e 59 anni le principali cause di decesso sono le malattie cardiovascolari, cancro, diabete e malattie respiratorie. Nella parte orientale dell’Ue il 37% delle morti legate alle malattie non trasmissibili avviene prima dei 60 anni di età, rispetto al 13% della parte occidentale.

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