Amazon ha registrato vendite sotto le attese nel terzo trimestre e per il periodo natalizio le previsioni sulla distribuzione non sono incoraggianti. Anche per Google non è stato un bel periodo
Se Twitter e Netflix hanno stupito gli investitori con trimestrali chiuse in modo decisamente positivo non si può dire lo stesso per due colossi come Amazon e Google. Il sito di e-commerce ha quasi raggiunto i 3 miliardi di dollari di utili nel terzo trimestre del 2018 ma sebbene le vendite siano arrivate a generare ricavi per 56,6 miliardi di dollari (+29% rispetto allo stesso periodo dell’anno passato) non sono state raggiunte le attese degli azionisti. Lo stesso era avvenuto anche nei tre mesi precedenti e si tratta di un trend negativo che non si ripeteva da quattro anni a questa parte. Inoltre, le previsioni per il periodo delle feste non sono così incoraggianti come speravano gli stakeholder. Per il quarto trimestre, che comprende il Giorno del Ringraziamento e Natale, Amazon prevede una crescita tra il 10 e il 20% fino a 72,5 miliardi di dollari. Gli analisti si aspettavano almeno 73,9 miliardi. A tutto questo si aggiunge il fatto che Amazon Web Services, punta di diamante dell’offerta di Jeff Bezos, è cresciuto a un ritmo più lento rispetto agli ultimi anni. La diffusione dell’ultimo bilancio ha fatto crollare dell’8% i titoli del sito di e-commerce nel mercato after hours a Wall Street.
Parlando di Alphabet, la holding che controlla tutte le attività di Google, gli utili si sono attestati a 9,19 miliardi di dollari superando le previsioni degli analisti. Il fatturato è cresciuto dai 27,77 miliardi del Q3 2017 a 33,74 miliardi di dollari ma il giro d’affari del motore di ricerca è stato inferiore alle attese. Google ha chiuso il trimestre incassando 27,01 miliardi, in rialzo rispetto ai 21,97 miliardi di dollari dell’anno scorso, ma considerando i costi di acquisizione di traffico non ha rispettato le prospettive di crescita degli esperti, che si aspettavano almeno 27,3 miliardi. Il caso del fatturato di Google ha fatto scendere del 4% le azioni di Alphabet nel mercato post-chiusura americano.