Apple non ha acquisito Asaii ma può contare sulla sua tecnologia di apprendimento automatico per scovare le nuove star del panorama musicale
Nei giorni scorsi si era parlato della possibile acquisizione di Asaii da parte di Apple ma come ha rivelato oggi TechChunch, le due aziende si sono effettivamente unite ma non si può parlare propriamente di un nuovo acquisto da parte della Mela. Le due società hanno stretto un acquihire, ovvero un accordo molto più simile a una cessione di servizi. Questo non cambia che la società di analisi di trend musicali ora è finita sotto l’egida del colosso fondato da Steve Jobs. La conferma arriverebbe dal fatto che sul suo account Twitter è comparso un messaggio in cui si annunciava la chiusura delle operazioni dal 14 ottobre. Inoltre, TechCrunch riporta che i tre co-fondatori, Sony Theakanath, Austin Chen e Chris Zang, stanno già lavorando a Cupertino. Al momento non è quindi possibile dire se Asaii continuerà a operare autonomamente o sotto il diretto controllo di Apple.
Asaii dispone di una tecnologia basata sul machine learning e l’intelligenza artificiale che tramite l’analisi di Big Data, compresi quelli provenienti dai social network, consente di scoprire quali possono essere gli artisti musicali e i brani con maggiore possibilità di sfondare sul mercato. Tutto questo molto prima del loro debutto nelle classifiche. Poter avere una previsione delle tendenze così accurata permetterebbe ad Apple di migliorare i suggerimenti per gli iscritti di Apple Music, che negli Stati Uniti hanno superato per numero quelli di Spotify. La Mela grazie a questo sistema potrebbe anche avere un’idea più chiara su quale musicista puntare e dare maggiore visibilità a coloro che possono diventare delle star globali nel breve periodo. Con questi soggetti potrebbe poi stringere un contratto di esclusiva per incrementare enormemente i ricavi.
