Huawei sfida il mondo chip con i suoi Ascend AI

Huawei sfida il mondo chip con i suoi Ascend AI
Con il lancio dei processori Ascend AI, la compagnia ha spiegato in che modo intendere azzannare il mercato da qui ai prossimi anni

La cinese punta al mercato dei processori per il cloud, oggi presidiato da Intel, Qualcomm e Nvidia

Il passo dal Kirin ad Ascend è breve, almeno dal punto di vista produttivo. Huawei, prima ancora di lanciarsi nel mondo degli smartphone, era già un nome di spicco nel settore delle infrastrutture. Il segmento dei server non l’ha mai toccata sul serio, almeno fino a questo momento. Con il lancio dei processori Ascend AI, la compagnia ha spiegato in che modo intendere azzannare il mercato da qui ai prossimi anni. Lo farà con la proposta di un chip proprietario impregnato di intelligenza artificiale. La destinazione? Server e data center, con un focus particolare sui servizi cloud, già presidiati ma non direttamente. Abbiamo parlato di Kirin perché il concetto che vi è alla base è lo stesso: unire hardware e software in un connubio unico e funzionale, dedicato a vari contesti ed esigenze.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

I nuovi Ascend AI

L’offerta Ascend di Huawei, la cui divisione enterprise cresce costantemente (è il 9% del fatturato totale dell’azienda e cresce del +35% anno su anno) si distingue in 910 e 310. Il primo è rivolto ai data center e promette velocità e capacità di apprendimento superiori per le reti. L’Ascend 310 è destinato invece ai dispositivi connessi quali smartphone, smartwatch e tutti i prodotti indicati come IoT.

Come reagiranno i mercati occidentali a tale lancio? Sappiamo che Huawei sta attraversando un momento non felicissimo per quanto riguarda l’adozione di apparati telco che aprono a forti dubbi di collaborazione con il governo cinese. Per ora, Il presidente Eric Xu ha affermato che la sua organizzazione non venderà i chip a produttori di server e di terze parti, a differenza di quanto fanno Intel, Qualcomm e Nvidia, per mantenere un più diretto controllo sugli utilizzi e sugli eventuali abusi informatici.

Leggi anche:  Google annuncia Axion, la sua prima CPU Arm per data center