I business leader faticano a bilanciare le esigenze di dipendenti, clienti e cittadini

Minsait assumerà 350 persone in Italia nel 2022

Una ricerca globale commissionata da Fujitsu esplora il rapporto tra le aziende e i loro dipendenti, i loro clienti e la società in generale, l’importanza di ciascun gruppo per il raggiungimento del successo e il ruolo ricoperto da cultura, creatività e tecnologia digitale nel quadro complessivo

I business leader faticano a bilanciare le esigenze dei tre gruppi per i quali dovrebbero essere al servizio per raggiungere il successo: dipendenti, clienti e la società in generale. Secondo una ricerca globale commissionata da Fujitsu, la maggioranza delle aziende (60%) attualmente ha come principale priorità le esigenze dei propri dipendenti rispetto a quelle dei clienti (55%) e della società (37%). Il 60% degli intervistati però ammette di fare fatica a bilanciare contemporaneamente le aspettative di tutti questi tre gruppi e che questo è motivo di preoccupazione per loro, essendo consapevoli che le aziende esercitano su ciascun gruppo un’influenza sul loro successo.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

I dati della ricerca riflettono l’effettiva difficoltà a bilanciare tutti i tre gruppi e comprendere le connessioni che li legano: due terzi (66%) dei business leader intervistati ritengono che i dipendenti abbiano una crescente influenza sulle aziende e il 73% è convinto che per crescere sia essenziale dare spazio alla loro creatività. Tuttavia, il 74% è anche convinto che riuscire ad avere un impatto positivo sulla società sia la chiave per il successo dell’azienda in futuro. Addirittura, l’80% dichiara che per avere successo un’azienda deve sempre mettere il cliente davanti a tutto. Questa tensione è ulteriormente rappresentata dai fattori che per i business leader definiscono il successo: la maggioranza (54%) ha indicato come elemento più importante il “raggiungere la crescita finanziaria”, mentre sono parimenti considerate essenziali la necessità di avere una buona reputazione (45%) e l’innovazione nei prodotti e nei servizi (35%). La maggior parte degli intervistati riconosce anche la necessità di poter reagire e adattarsi rapidamente, con l’80% che considera l’agilità di business come un fattore critico per il successo futuro.

Leggi anche:  Logistica: Ripresa con incertezze

Duncan Tait, SEVP e Head of Americas and EMEIA di Fujitsu, ha dichiarato: “Un successo duraturo si basa sulla capacità di fare contenta la clientela dando contemporaneamente spazio a tutte le potenzialità del proprio personale e assicurandosi un impatto positivo sulla società. Influenzare la società non dovrebbe essere vista come una cosa a sé stante. I tre gruppi sono intrinsecamente connessi con le aziende capaci di influenzare il mondo intorno ad esse per mezzo dei dipendenti e dei clienti con cui interagiscono. Essi sono cittadini, e avere un’influenza positiva sulle loro esistenze è di grandissimo aiuto per produrre un impatto sociale positivo. Le persone risultano attratte – nel ruolo di potenziali dipendenti e clienti – dalle aziende che possiedono una chiara vision sociale, in particolare qualora stiano già producendo un impatto sociale positivo. Eppure da questo studio emerge un certo nervosismo circa la giusta direzione intrapresa dalle aziende rispetto a ciascun gruppo. Tutti e tre esercitano un’enorme influenza sul futuro successo di un’azienda ed è comprensibile che i business leader trovino difficile riuscire a gestire tutto questo”.

L’importanza di produrre un impatto positivo sulla società emerge bene da questi dati: il 78% degli intervistati è convinto dell’importanza per le aziende di essere considerate affidabili. Ancora più chiaramente si evincono le sfide che le aziende devono affrontare per poter raggiungere questo traguardo. Quasi due terzi (63%) degli intervistati ritengono che negli ultimi tre anni la società si sia fatta più critica nei confronti della comunità delle aziende, mentre il 71% ammette che la propria azienda potrebbe fare molto di più per contribuire positivamente alla vita dei cittadini. Tuttavia, a riprova del fatto che i business leader faticano a vedere la connessione tra l’influenzare i dipendenti e i clienti con l’obiettivo di cambiare la società, quasi metà degli interpellati (47%) afferma di non essere convinto che la propria azienda sia in grado di produrre un impatto sociale significativo. Rispetto alle sfide che li attendono, il 63% dei business leader sa che, per poter avere successo in futuro, occorrerà cambiare l’approccio delle aziende per produrre un’influenza positiva sul mondo circostante.

Leggi anche:  Colt completa l'acquisizione di Lumen Emea

Ma cosa è necessario per essere aiutati a risolvere questa sfida? Molti hanno sottolineato l’esigenza di utilizzare la tecnologia digitale, ritenuta dal 69% degli intervistati essenziale per poter produrre un impatto maggiormente positivo sulla società negli anni a venire. Un ulteriore 73% ha indicato la necessità di promuovere la cultura adatta per produrre un impatto del genere sul mondo, affermando come “creare e mantenere una cultura creativa e collaborativa sia la chiave per esercitare un’influenza positiva sulla società”.

Duncan Tait ha aggiunto: “Il 76% degli interpellati sa che rientra nelle sue responsabilità assicurare che la propria azienda produca un impatto sociale positivo. È qualcosa che viene richiesto dalla business community, con i Sustainable Development Goals (SDG) delle Nazioni Unite che forniscono a tutti noi un insieme di obiettivi comuni. Per Fujitsu gli SDG sono un elemento chiave della nostra vision e vi attribuiamo un’enorme importanza. Proprio come i business leader intervistati che hanno sottolineato l’importanza del digitale per assicurare un impatto positivo sulla società, così noi siamo concentrati sulla co-creazione con i nostri stakeholder per raggiungere traguardi sfidanti, per esempio utilizzando tecnologie come AI, IoT e Cloud, modelli per sviluppare processi sostenibili nell’agricoltura e nell’industria alimentare, migliorare la sanità e favorire la collaborazione all’interno delle aziende. In più, sappiamo che per fare questo dobbiamo dare alle aziende l’agilità di cui hanno bisogno per adattarsi e reagire. Ci rendiamo conto che il digitale aiuta a ottenere un approccio bilanciato nel quale tutti i tre gruppi – dipendenti, clienti e cittadini – risentono positivamente di un’azienda. Dobbiamo considerare tutti i gruppi come uno solo dal momento che la capacità di “fare bene” per dipendenti, clienti e cittadini dovrebbe essere il punto nodale di qualsiasi azienda. Siamo davvero convinti che lavorare per creare condizioni favorevoli e positive per ogni gruppo di persone porti successo, in termini di crescita di business e di valore, a ogni azienda”.

Leggi anche:  Infostar, la friulanità al servizio dello sviluppo digitale