Microsoft non supporterà più Skype Classic

Microsoft forza il passaggio da Skype Classic alla versione 8

La versione 7.0 del client di messaggistica smetterà di funzionare su desktop e mobile a metà novembre. Il motivo? Supportare gli sviluppi di un software più moderno

Tutti  coloro che usano, abitualmente, Skype sanno di aver aggiornato alla versione 8 (e successive minor release). Ma ci sono ancora utenti legati al vecchio client, numero di serie 7, forse più semplice e sicuramente meno invasivo dal punto di vista grafico e pubblicitario. Purtroppo, Microsoft ha confermato che presto finirà il supporto a tale generazione, con la conseguente impossibilità di usare ancora il software.

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Tutto ciò avverrà tra la prima e la seconda settimana di novembre, quando l’azienda prima staccherà la spina alla declinazione desktop e poi a quella mobile, utilizzata su smartphone e tablet. In realtà, questo passo doveva essere già compiuto a settembre, ma varie petizioni e richieste da parte degli aficionados, avevano spinto Redmond a temporeggiare, in attesa di accompagnare meglio verso l’upgrade i meno volenterosi.

Cosa succede

Non si andrà però oltre novembre e questo è un fatto. “Stiamo continuando a lavorare sulle funzionalità più richieste – ha detto l’azienda in un aggiornamento dell’annuncio originale – recentemente abbiamo lanciato nuove opzioni su Skype 8, come la registrazione delle chiamate e la ricerca del testo all’interno di una conversazione. Presto si potranno aggiungere numeri di telefono ai contatti esistenti, avere maggiore controllo sullo stato di disponibilità e altro ancora”.

Come già accaduto in passato con l’end of support dei sistemi operativi, il chiaro fine della compagnia è quello di concentrarsi sulle versioni software più recenti, che non solo accolgono maggiori innovazioni dal punto di vista pratico ma anche in quanto a sicurezza. Fine del supporto vuol dire infatti impossibilità di ricevere le ultime patch e risoluzioni a eventuali falle e bug, con il conseguente rischio di abbassare le difese e rendere i propri dispositivi più inclini alle violazioni e le infezioni da remoto.

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