Raffaello in Minecraft è un progetto nato dalla collaborazione della Galleria Nazionale delle Marche e Microsoft, che vede protagonisti gli studenti chiamati a realizzare contenuti sulla storia dell’artista attraverso Minecraft: Education Edition

La Galleria Nazionale delle Marche presenta l’iniziativa “Raffaello in Minecraft” realizzata in collaborazione con Microsoft e ispirata alla vita del giovane Raffaello Sanzio nella sua città Natale, Urbino. Minecraft è un videogioco Microsoft per dispositivi mobili, PC, Xbox e Playstation tra i più venduti al mondo che mette a disposizione dei propri utenti dei mattoncini – una sorta di “Lego digitali” – attraverso i quali è possibile, senza limiti di immaginazione e creatività, creare infiniti mondi e scenari. L’innovativo progetto, inserito nell’ambito del nuovo allestimento degli spazi del Palazzo Ducale, rappresenta un caso di narrazione “partecipata”, unico nel suo genere, che mette al centro della “storia” la vita di un personaggio di grande rilievo artistico come Raffaello.

LA STORIA DI RAFFAELLO IN MINECRAFT

L’idea di coinvolgere i giovani utenti digitali degli istituti scolastici del territorio parte dalla realizzazione di un breve filmato che mostra uno spaccato della vita quotidiana in Urbino alla fine del XV secolo. Nel video sarà possibile riconoscere un giovane Raffaello che cresce nella casa – ancora oggi visitabile –  di suo padre, il famoso Giovanni Santi, artista poliedrico molto attivo e stimato dalla corte ducale di Urbino. Nella bottega del padre, Raffaello incontra e frequenta i grandi pittori del tempo che influenzeranno poi la sua crescita artistica. A partire da questo primo video, che verrà pubblicato sul sito del Museo, si cercheranno di coinvolgere i ragazzi nella successiva fase di narrazione, lasciando che i vari istituti scolastici, in sessioni condivise, decidano quale parte della storia di Raffaello raccontare, partecipando alla costruzione di contenuti Minecraft, con uno storytelling originale e “gamificato”.

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COINVOLGIMENTO (CONTEST)

Il contest, che partirà entro il 30 novembre, sarà guidato da una commissione interna del Museo che giudicherà, entro marzo 2019, quali contributi e quali creazioni Minecraft potranno essere decretati vincitori, per qualità e quantità di contenuti rappresentati. Tuttavia “lo scambio” decisivo avviene comunque attraverso il Museo, grazie ad una programmazione di eventi e seminari didattici innanzitutto rivolti agli istituti scolastici del territorio. Si tratta in definitiva, della prima volta che attorno a una figura così decisiva e determinante per la cultura visiva occidentale – Raffaello –  convergono, in un’azione di vera innovazione, istituzioni culturali e grandi player delle tecnologie. A cura di Marco Vigelini (MakerCamp.it) e Sebastiano Deva (Apptripper), e con il prezioso supporto di Microsoft, che detiene la proprietà del videogioco Minecraft, il progetto “Raffaello in Minecraft” rappresenta un’opportunità unica e strategica per raggiungere e coinvolgere nuovi segmenti di pubblico, in particolare le generazioni più giovani.

Il direttore della Galleria Nazionale delle Marche, Dr. Peter Aufreiter, entusiasta dell’iniziativa, dichiara: “La proliferazione delle nuove tecnologie ha spinto la Galleria Nazionale delle Marche a riconsiderare la propria offerta trasformandosi in piattaforma interdisciplinare per la sperimentazione e l’apprendimento. Per il nostro museo è di fondamentale importanza poter contare su una varietà di soluzioni che permettano di differenziare l’offerta culturale e focalizzarsi su diversi segmenti di pubblico. Un terzo dei nostri visitatori è costituito da studenti in gita scolastica che quest’anno sono addirittura aumentati del 20%. Ai nostri giovani utenti possiamo far conoscere e apprezzare le bellezze del Palazzo Ducale e di Urbino anche attraverso strumenti digitali innovativi che consentono di stimolarne la partecipazione e l’interesse così che il rapporto con il museo non sia più a senso unico.”