SoftBank ci crede, 1 trilione di dispositivi connessi entro il 2025

SoftBank ci crede, 1 trilione di dispositivi connessi entro il 2025
Secondo il chief operating officer, entro il 2025 ci saranno al mondo 1 trilione di dispositivi connessi

Saranno 1 miliardo di miliardi gli oggetti online nel giro di sette anni, capaci di generare ricavi pari a 11 trilioni di dollari

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All’evento Arm TechCon 2018 a San Jose, in California, Marcelo Claure, COO di SoftBank ha delineato il futuro visto dalla multinazionale giapponese attiva nel campo delle comunicazioni. Secondo il chief operating officer, entro il 2025 ci saranno al mondo 1 trilione di dispositivi connessi, che porteranno 11 trilioni di dollari alle compagnie che vi graviteranno attorno.

Con tale prospettiva, dovrebbero esservi almeno 100 oggetti smart per persona, che si tratti di smartphone, tablet, computer e IoT. Il numero potrebbe sembrare decisamente elevato ma tra smartwatch, prodotti di domotica e altri gingilli dotati di almeno un sensore, non è difficile ipotizzare una crescita del genere tra un settennio.

Iperconnessione globale

La previsione di Claure pone le sue fondamenta anche sullo sbarco del 5G, che promette non solo velocità di connessioni maggiori ma anche una migliore interoperabilità, tradotta nella possibilità di utilizzare decine di dispositivi sulla stessa rete senza il pericolo di perdita di qualità o eccessiva latenza. Quando le smart city diverranno davvero smart, allora l’iperconnettività globale potrà esplodere senza molti ostacoli.

Il manager di SoftBank ha proseguito il proprio intervento ricordando che, secondo un recente sondaggio, il 98% delle aziende ha l’IoT sulle proprie roadmap, il 50% considera l’IoT una priorità e il 96% prevede di aumentare la propria spesa per l’IoT nei prossimi tre anni. Una corsa all’adozione senza sosta.

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