Il Galaxy Note10 avrà il più grande display OLED mai costruito

I leak del Galaxy Note 20 svelano un grande aggiornamento

Stando a recenti indiscrezioni Samsung produrrà pannelli OLED da ben 6,66 pollici da destinare al prossimo smartphone con S Pen

Il Galaxy Note10 farà impallidire l’intera ammiraglia di Samsung. Il motivo? Il grande display da 6,66 pollici che verrà piazzato a bordo dei prossimi smartphone con S Pen a uso professionale. Nessuna certezza, per carità, ma solo l’ennesima indiscrezione del coreano The Bell, che quando si tratta di notizie dell’azienda casalinga, di norma, ci prende sempre.

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Con il nome in codice Da Vinci, il Note10 dovrà per forza di cose segnare un punto fermo nell’intera storia della divisione Samsung Mobile. Trattandosi della decima gemma della galassia, così come l’S10, nella strategia del chatebol il futuro Note si distinguerà per design e funzioni innovative. Potremmo ricordare il lettore di impronte sotto il display ma è evidente che altri elementi verranno spulciati col passare del tempo.

Come sarà il Note10

Detto ciò, proprio The Bell lancia la bomba sul polliciaggio del prossimo Note: un Super AMOLED da 6,66 pollici con risoluzione 4K e supporto HDR. Il rapporto afferma che Samsung ha finalizzato le specifiche solo questo mese, dando il via libera all’unità Display per la produzione dei pannelli. Altre indiscrezioni mirano su una fotocamera con tripla lente, supporto 5G e una batteria più grande rispetto al modello di quest’anno. Non è chiaro quanto il Note10 possa essere dissimile dal Galaxy S10+, in uscita tra febbraio e marzo, che pure dovrebbe avere simili specifiche seppur con l’assenza della S Pen, elemento di spicco di tutta la linea professionale.

The Bell ricorda che non vedremo il Note10 prima della seconda metà del 2019 e la tempistica dipenderà anche dal debutto, almeno in Corea del Sud, del Galaxy F, primo pieghevole della casa. Seppur infatti la disponibilità sarà limitata a poche nazioni, l’interesse intorno all’oggetto innovativo potrebbe distrarre l’acquisto delle franchigie classiche, un rischio che la compagnia non vuole assolutamente correre.

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