La “nuova” Citrix guida il futuro dell’innovazione

La “nuova” Citrix guida il futuro dell’innovazione
La storia di Citrix va di pari passo con quella dello sviluppo dei sistemi informatici per il mondo della produttività

Andrea Dossena e Mario Derba ci raccontano la ricetta per la crescita dell’azienda, che ha sempre un occhio di riguardo per il canale e per i poli da cui parte il cambiamento

La storia di Citrix va di pari passo con quella dello sviluppo dei sistemi informatici per il mondo della produttività. Avendo attraversato tutte le fasi di digitalizzazione, in modo particolare quella che ha pervaso e cambiato i workplace, Citrix non solo è in grado di migliorare, con le proprie soluzioni il panorama esistente ma anche di avere l’occhio lungo per capire come evolverà quello del futuro. Durante un incontro con la stampa, Andrea Dossena, Country Manager di Citrix Italia e Mario Derba, Vice presidente per l’Area Western and Southern Europe di Citrix Italia, hanno parlato delle novità dell’azienda a livello di strategie in Italia e in Europa.

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“Nel tempo, Citrix ha assunto una caratteristica essenziale, che è quella di porsi come compagnia customer-centric – esordisce Derba – lo siamo per una serie di ragioni. Prima di tutto perché puntiamo, non certo da oggi, sulle persone come valore assoluto; le persone che lavorano dentro Citrix e quelle che ci aiutano, come partner, a diffondere le nostre attività presso i clienti e potenziali tali. Poi, parliamo di centralità dell’utente nel merito delle piattaforme, basate su quello che definiamo “future of work”, un paradigma che disegna il workplace del domani come luogo in cui risolvere i vari problemi della produttività. E non è tutto: anche le nostre modalità di licensing sono customer-centric perché flessibili e facili da comprendere, come lo è l’innovazione che spingiamo, poggiata sulle necessità del mercato odierno e prossimo”.

Sono tre i pillar su cui si fonda l’operato di Citrix: esperienza, scelta, sicurezza. Si tratta di dimensioni che la compagnia integra all’interno di ogni soluzione offerta, considerando ogni concetto fondamentale per la proposition del gruppo. La Citrix è sempre la stessa anche se l’arrivo di Mario Derba e Andrea Dossena ha dato uno slancio maggiore alle strategie sul medio e lungo periodo. La nuova realtà dell’organizzazione guarda alla trasformazione digitale, che ha già cambiato vari ambiti strutturati: dai processi ai modelli, passando per le operazioni del trasferimento dei valori e di gestione dei dati. Insomma, il mondo dell’IT è molto complesso, come complessa è l’integrazione di soluzioni innovative nei sistemi esistenti.

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“In Citrix ci siamo dati un obiettivo ambizioso, quello di migliorare i metodi di lavoro di individui e tram, rendendo sicuro il perimetro digitale – ha sottolineato Dossena – come lo facciamo? Puntando sul modello user-centric computing. Solo in questo modo si può passare dal digital workspace all’intelligent workspace, dove i clienti possono beneficiare di flussi di lavoro semplificati, declinati ad esempio nei progetti di Sapho, la piattaforma di micro-app acquisita di recente”.

Citrix prosegue sul suo percorso di implementazione e crescita, che è a doppia cifra nell’area Western e Southern Europe. Secondo l’azienda, adesso la priorità è accelerare e innalzare il livello degli interlocutori, arrivando ai C-level, coloro che possono davvero intendere il cambiamento come disruptive e necessario per facilitare la vita alla forza lavoro. C’è però un’ulteriore volontà, che è quella di procedere a passo svelto verso il cloud, espandendo le soluzioni che lavorano già sulla nuvola, come accade per quelle supportate da Azure, Google, Amazon e servizi simili.

Il messaggio che Citrix vuole trasmettere è la maturazione da fornitore di soluzioni mirate a provider che abilita clienti e dipendenti all’utilizzo di una tecnologia più intelligente e produttiva. Lo scopo è rendere gli uffici luoghi dove le attività avvengono in modalità agile, smart e flessibile. “I nostri obiettivi non sarebbero raggiungibili senza la rete dei partner – conclude il Country Manager – ai quali ci affidiamo per la totalità dell’offerta. A supporto del canale sviluppiamo programmi ad-hoc che portano a go-to-market attrattivi per i potenziali clienti ma siamo molto attivi anche verso la collaborazione con altri soggetti, uno tra tutti le università, i veri poli da cui parte la scintilla dell’innovazione come pilastro della workforce che guiderà la società del domani.

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