Le novità del Cisco Security Event 2018

Le novità del Cisco Security Event 2018
Durante il Cisco Security Event 2018, Stefano Vaninetti, Security Leader di Cisco, ha delineato lo stato dell’arte dell’attività di difesa messa in campo da Cisco

Cisco fa il punto della situazione sui progetti attivati a livello globale e in Italia, con un’attenzione particolare alla formazione accademica

Sono 20 miliardi le minacce che la Threat Intelligence di Cisco blocca ogni giorno. Come ci riesce? Grazie a Talos, il centro di ricerca per l’intelligence e la cyber security di Cisco che, tramite una struttura multilivello e consolidata, arriva a ricevere centinaia di Terabyte di dati quotidianamente, contenenti milioni di sample di malware e virus, messaggi spam, richieste di accesso DNS e una serie di minacce che contribuiscono ad accrescere il know-how dell’organizzazione, finalizzato a rispondere in maniera precisa e puntuale alle necessità della sicurezza aziendale.

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Durante il Cisco Security Event 2018, Stefano Vaninetti, Security Leader di Cisco per l’Italia, ha delineato lo stato dell’arte dell’attività di difesa messa in campo da Cisco e partner nel nostro Paese. “Viviamo tempi di forte trasformazione, in cui gli utenti chiedono servizi e accessibilità, uniti alla sicurezza delle piattaforme. Il nostro approccio è chiaro: le persone pensano di poter navigare e utilizzare strumenti digitali proteggendosi in maniera classica. Tutto questo non è più possibile ma dobbiamo spingere l’adozione di nuovi tool in maniera trasparente, spiegando perché sono migliori di quelli che avevamo ieri, in termini di risposte risolutive a problemi di security globali. Grazie ai nostri investimenti, siamo in grado oggi di affrontare sfide che sembravano impossibili, ad esempio le analisi di traffico preventivo, coadiuvate da paradigmi next-gen, come il machine learning e l’AI”.

Il portafoglio di Cisco è basato su una cosiddetta “equazione di sicurezza”. Questa è data dal risultato integrativo tra tecnologia e architettura, che si staglia su tre concetti: semplicità, apertura, automazione. Un trinomio applicativo che ha già permesso, tra gli altri, di stringere un’importante collaborazione con Apple, sui cui prodotti per il business Cisco installa le sue soluzioni di protezione, necessarie anche in un ambiente notoriamente considerato sicuro, come è macOS, ma sempre più target dei cybercriminali.

La presenza di Cisco in Italia però non si concretizza solo nei progetti di natura strutturale. Enrico Mercadante, Responsabile per l’Innovazione, le Architetture e la Digital Transformation, Cisco Italia, ha delineato l’iniziativa “#Digitaliani”, un programma che si pone di accrescere alcuni elementi essenziali nel panorama dell’innovazione nostrana, comunque impregnata di cybersec. “In #Digitaliani abbiamo investito per accelerare le skill degli italiani sui temi del digitale, partendo dai ragazzi. Su un pubblico di 120mila persone raggiunte dall’inizio delle attività, circa 20mila hanno ricevuto una formazione prettamente legata alla difesa e threat intelligence, seppur in maniera basilare. Nell’ambito del framework di #Digitaliani abbiamo sparso in Italia varie Academy, dalle quali verranno selezionati gli studenti più meritevoli che potranno aggiudicarsi 1000 borse di studio, insieme a corsi, webinar e laboratori pratici”.

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Nel corso del Security Event è intervenuto Federico Grifantini, Security Services, Infrastructure Solutions di TIM. “Insieme a Cisco abbiamo messo in piedi un progetto, alla fine del 2017, finalizzato al miglioramento delle misure di sicurezza offerte alle aziende clienti di TIM. Dopo una campagna di test prestazionale, la scelta è ricaduta su Cisco perché ha rappresentato l’unica a poterci dare garanzie su tutte le nostre richieste, tecnologiche e di integrazione con la rete TIM. Il risultato è una user experience declinata in TSB, TIM Safe Web, che protegge la navigazione in background, tramite una presenza reale ma in un certo senso invisibile. Sono 600mila le line dati protette e 367 milioni le protezioni attivate da luglio 2018, principalmente presso le piccole e medie imprese. TIM è il primo, e sinora unico, operatore in Europa ad adottare la piattaforma Cisco Umbrella, fornita in maniera personalizzata alle PMI.