Il paese ha annunciato di voler mandare in orbita il razzo nel corso del 2019 da una base cinese
L’Etiopia ha annunciato l’intenzione di lanciare il suo primo satellite nel 2019. Secondo l’Etiopia Space Science and Technology Institute (ESSTI) dell’Università di Addis Abeba, il razzo dovrebbe partire da una base cinese il prossimo settembre. I piani iniziali erano stati annunciati nel 2016, nello stesso momento in cui il Consiglio dei ministri etiopico ha approvato l’istituzione di ESSTI.
“Il satellite sarà lanciato dalla Cina mentre il controllo e la stazione di comando saranno in Etiopia” – ha affermato il dott. Solomon Belay Tessema, direttore generale dell’ESSTI. Seguendo lo slogan “Esploriamo l’universo a beneficio del nostro popolo”, l’obiettivo del paese è quello di migliorare le capacità di monitoraggio meteorologico. Quanto sappiamo sinora è che la progettazione e lo sviluppo costeranno un totale di circa 8 milioni di dollari, con la Cina che parteciperà all’iniziativa con 6 milioni di dollari.
Scopo internazionale
Gli obiettivi principali dell’Istituto sono di consentire al paese di sfruttare appieno gli usi delle scienze spaziali; per formare professionisti ed esperti capaci di rispondere alle crescenti necessità nel campo della dottrina aerospaziale, che ha il potenziale per far diventare l’Etiopia una nazione competitiva a livello internazionale. Per farlo c’è bisogno di infrastrutture e investimenti, a cui lo Stato non può sempre dar seguito.
Lodevole è dunque l’impegno della Cina nel supportare i piani del governo, anche se non sono stati rivelati i termini dell’accordo, che pur dovranno portare qualche vantaggio a Pechino, soprattutto strategico, visto il posizionamento dell’Etiopia, un ponte più che teorico verso Yemen e Arabia Saudita. L’approvazione di ESSTI viene considerato un grande passo in avanti per lo sviluppo delle attività scientifiche etiopiche, considerando le mire delle organizzazioni verso i progetti di sostenibilità ambientale.
